Perugia, Bisoli resta alla guida della squadra

La notte deve aver portato consiglio e Pierpaolo Bisoli è e resterà l’allenatore del Perugia. La società biancorossa, con in testa il presidente Massimiliano Santopadre, ha respinto infatti le dimissioni del tecnico che stamani alle ore 11 ha diretto regolarmente l’allenamento. Messa quindi a tacere la ridda di voci che vedeva un sostituto pronto a prenderne il posto (il nome più in voga era quello di Carmine Gautieri, seguito poi a ruota da quelli di Fabrizio Ravanelli e Fabio Liverani, tutti ex giocatori del Grifo). Da oggi si riparte quindi per preparare la delicata trasferta di Chiavari contro una Virtus Entella in grande forma. Già ieri sera dopo la partita Bisoli aveva comunicato al presidente l’intenzione di andarsene e lo si era capito da un colloquio che lui stesso aveva avuto con alcuni tifosi, ma Santopadre, dopo una notte di riflessione, ha deciso di rinnovare ancora la fiducia al suo allenatore sostenendo che le cause del periodaccio (5 sconfitte nelle prime 7 gare del girone di ritorno) sono da ricercarsi altrove.

I TIFOSI DANNO LA SVEGLIA – “Da ora in avanti basta feste e selfie, si riparte da zero. Conta solo vincere perché se perdiamo le prossime tre partite, derby compreso, da qui non esce nessuno”. E’ l’invito a lavorare di alcuni tifosi che hanno voluto dare la classica sveglia in vista dei prossimi tre impegni che vedranno il Perugia affrontare nell’ordine Virtus Entella, Latina e Ternana. Non sono mancate anche parole di sostegno all’allenatore: “Se qualche testa non sta con lui mettetela da parte. L’allenatore è questo e rimane lui solo per vincere”. La risposta di Comotto è telegrafica: “Messaggio ricevuto, andiamo a lavorare perché è quello che conta”. Nessuna contestazione eccessiva quindi, ma i giocatori sanno bene che se il trend non si dovesse invertire a breve il quadro potrebbe ben presto cambiare.

LA DIFESA DEL CAPITANO – Dopo il match perso contro il Trapani a presentarsi in sala stampa era stato il  capitano della squadra, Lorenzo Del Prete, con il tecnico che si era trincerato in un silenzio destinato poi a far rumore. “Ci siamo presi giustamente i fischi e abbiamo preferito tornare a testa bassa per parlare tra di noi. Dobbiamo essere bravi noi a cercarci gli episodi e a dare qualcosa in più perchè la classifica si è accorciata sia davanti sia dietro. I primi ad essere delusi siamo noi. Bisoli a rischio? Ho firmato per una famiglia prima ancora che per una società e con l’aiuto dei compagni, del mister e dei tifosi dobbiamo uscire da questa situazione. Lui è uno degli allenatori più bravi della B e lo ha dimostrato con il suo curriculum, se noi non mettiamo in pratica ciò che ci chiede non può essere colpa sua. In campo ci andiamo noi. Dobbiamo pensare a lottare con i denti e basta”. Alla squadra il compito di passare dalle parole ai fatti. Ora più che mai.

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