Perugia, Bisoli: “Sognavo un derby del genere”

Soltanto due settimane fa sembrava sul punto di gettare la spugna, con le dimissioni prima rassegnate e poi rifiutate dalla società. Ma lui, Pierpaolo Bisoli, è riuscito ancora una volta a far valere quelle che sono le qualità, vale a dire trasmettere alla sua squadra voglia di vincere, grinta e personalità. E così, dopo la vittoria di martedì con il Latina, ne è arrivata un’altra dall’enorme peso specifico, perché giunta nel momento più atteso della stagione, per di più senza subire gol, esattamente come all’andata. Il tecnico biancorosso nel post partita ha così esternato le sue sensazioni: “Me la sono sognata esattamente così una vittoria del genere. Anche con l’espulsione, che ho fortemente cercato perchè volevo festeggiare con la gente”. È stata una partita a due facce: “Nel primo tempo eravamo contratti senza trovare le giuste misure, mentre nel secondo abbiamo sistemato qualcosa sul piano tattico dopo l’espulsione giocando con il 4-4-2, cosa mai accaduta fino ad ora, portando via i die centrali, compito che Aguirre ha svolto alla perfezione, consentendo tra l’altro a Prcic di andare al tiro”. Si e vista comunque una buona Ternana: “Questo avversario può tranquillamente valere le prime nove o dieci squadre, e anche miei ex giocatori come Coppola hanno fatto una buona partita”. Buon rientro per Guberti: “Diciamo che oggi ha esordito veramente, ed è entrato bene mostrando una buona condizione. Certe giocate ce le ha nelle corde”. E ora, nuovamente tutti al lavoro martedì: “I ragazzi di giorni di riposo ne volevano tre, ma io non concedo più niente. A Cagliari non ci saranno Ardemagni e Molina squalificati, quindi chiedo a Bianchi e agli altri acciaccati di allenarsi da lunedì con il fisioterapista perchè abbiamo urgente bisogno di recuperarli”. È poi il turno di Sanin Prcic, l’eroe della giornata, che però rifiuta tale appellativo: “Non credo sia importante questo, ma la vittoria, ottenuta segnando un gol e non subendolo. Siamo contenti per noi e per i tifosi”. Dediche speciali: “Ai miei genitori, arrivati a Perugia per questa partita, ma anche ai tifosi e alla mia ragazza. Poi all’allenatore, che mi ha aiutato sin dal giorno in cui sono arrivato”. Il giovane regista franco bosniaco non è tuttavia stupito di essere partito dalla panchina: “Il mister fa le sue scelte, quando entri devi cercare di aiutare la squadra. È importante essere lucidi e concentrati, in modo tale da imparare dagli errori commessi, come ad esempio il rigore a Chiavari. Sicuramente è stato il momento più bello da quando sono arrivato in Italia”. L’approdo nel nostro paese non può che ritenersi un aspetto importante per la sua maturazione: “Qui il gioco è più tattico ma anche tecnico e e questo per me è un bene per poter i migliorare ed imparare qualcosa di nuovo”. Prcic ha anche giocato in nazionale ma i pensieri sono altri: “Non ci penso alla Bosnia, ma solo a fare bene per la squadra”.

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