Perugia, Bucchi: “Spero in buone risposte da chi gioca meno”

Il Perugia, dopo aver svolto la rifinitura, è salito sul pullman, direzione Genova, dove domani alle ore 18 giocherà contro la squadra guidata da Ivan Juric. Cristian Bucchi, malgrado lo scarto di categoria tra le due squadre, è ottimista: “Sono convinto che possiamo fare bene. Quella di domani è una buona opportunità per chi, fino a questo momento, ha avuto poco spazio o non è stato impiegato con continuità. Mi aspetto delle buone risposte, perchè se covano delle ambizioni personali devono dimostrarmi che stanno soffrendo positivamente e che vogliono tornare presto protagonisti. Non sarà ovviamente una squadra di ragazzini, ma ben equilibrata, composta da ragazzi che hanno giocato meno a cui sarà importante dare del minutaggio. D’altra parte penso che partite come queste possano dare una motivazione importante visto che si gioca in una cornice suggestiva. Ci sono tutte le premesse affinchè i ragazzi possano fare una buona prestazione”. Si passa poi a fare la consueta conta di assenti e presenti, anche in vista di Verona: “Non viene via Zapata, che soffre di una sinusite ed ha la febbre da quindici giorni. Ha provato a riallenarsi qualche giorno fa ma dopo dieci minuti si è dovuto fermare. Restano a casa Da Silva, che sta smaltendo il suo problemino, e Chiosa, che sta recuperando dal sovraccarico muscolare e, non essendo disponibile nemmeno per domenica, preferiamo resti qui a lavorare con lo staff. Zebli invece ci raggiungerà domani, speriamo di recuperarlo per domenica. Già da venerdì potremmo avere delle indicazioni circa il suo recupero”. Il Genoa, dopo il 3-1 inflitto alla Juventus, fa paura: “Loro giocano molto sull’aspetto fisico e agonistico e sui duelli uno contro uno a tutto campo, un po’ sulla falsa riga dell’Atalanta di Gasperini. L’idea è quella: esasperano la partita su ritmi altissimi, basti pensare che hanno ricevuto più cartellini di tutti. Loro interpreteranno la partita in questo modo, non snobberanno la Coppa Italia, e dovremmo essere bravi a metterla su un piano tecnico, cercando di indovinare le giocate, rubare tempo, perchè la struttura è diversa, la categoria è diversa e troveremo tante difficoltà. Per preparare questo match ho dovuto fare un mix sotto due aspetti: da una parte il cuore, la grande soddisfazione per essere arrivati fino qui dopo aver superato il Carpi, facendoci quindi un grande regalo; dall’altra la testa, cioè che dopo tre giorni giochiamo una partita difficilissima in un campionato equilibrato. Bisogna utilizzare questi punti di vista, dando tutto domani giocandocela senza avere nulla da perdere ma non perdendo di vista l’impegno che ci attende domenica”. Qualche anticipazione sulla formazione che scenderà in campo al Ferraris: “Spero di non utilizzare alcuni giocatori per novanta minuti. Dezi e Guberti partiranno sicuramente dall’inizio, ma spero di dar loro un minutaggio limitato. Nella mia testa, a bocce ferme, l’idea è di fare delle staffette, ma a volte l’andamento della partita stravolge tutto. Drole? Gioca, sta bene e sta facendo il suo percorso. Ha avuto due infortuni difficili da capire, ci è dispiaciuto molto non averlo. Dobbiamo cercare di dargli la giusta condizione fisica e anche tecnico tattico, perchè ha bisogno di crescere molto. A sinistra gioca Alhassan, che si è allenato bene. In attacco ci sarà Bianchi, che me lo dimostra tutti i giorni di voler giocare. Oggi le gerarchie dicono una cosa, poi è chiaro che possono essere sovvertite”. Scelte fatte anche per la difesa: “Volta lo facciamo riposare, Mancini e Monaco giocheranno. Insieme hanno già fatto bene a Pisa. Del Prete sta bene, ieri non si è allenato perchè ha preso una pallonata in un occhio, ma oggi ha fatto una visita e ha assorbito il tutto. Giocherà”. Impossibile come detto non pensare a cosa accadrà domenica: “Non nascondo che noi come staff abbiamo già preparato il match contro gli scaligeri, ma fino a domani sera con la mente saremo al 100% a Genova. Vincendo andremmo a giocare a Roma contro la Lazio ed è giusto provarci, ben sapendo che sarà difficilissimo. E’ chiaro poi che domenica incontreremo una squadra che sicuramente arriverà prima, ma sono convinto che abbiamo le potenzialità per fare benissimo anche li. Ma ora godiamoci la serata di domani pensando anche al cammino fatto”. Bucchi conclude aprendo l’album dei ricordi: “A Marassi ho vinto un campionato, passando una delle giornate più belle da calciatore. Il Napoli e il Genoa festeggiarono insieme la serie A. Inoltre lì ho fatto la mia prima panchina nella massima serie, contro la Sampdoria. Finì 1-1 e segnò Renato Olive. E’ sempre uno stadio bellissimo da vivere”.

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