Perugia, il personaggio del momento, Antonio Rosati: “Felice di essere qui”

Il Perugia ha ripreso la retta via domenica scorsa dopo il rotondo successo sul Brescia. La sconfitta di Ascoli ha lasciato in dote più di un malumore ma il 4-0 di tre giorni fa ha rimesso, o sembra aver rimesso, tutti d’accordo, almeno per il momento. Da una delle peggiori partite della stagione nel giro di sei giorni si è passati senza dubbio alla migliore in fatto di qualità, velocità ed imprevedibilità del gioco messo in campo dai ragazzi di Pierpaolo Bisoli. Ma a dir la verità qualche miglioramento si era visto anche dal derby e dalle successive sfide contro Cagliari e Salernitana, arrivando poi alla vittoria un po’ sofferta contro un Lanciano che forse meritava miglior sorte per il volume di gioco espresso poco più di una quindicina di giorni fa al Curi. E se la porta del Grifo è rimasta inviolata spesso e volentieri bisogna dire grazie ad un signore di trentadue anni arrivato in estate dalla Fiorentina, dove ricopriva il ruolo di terzo portiere alle spalle di Neto e Tatarusanu. Ed ecco che è lui, Antonio Rosati, il personaggio di questo momento, che ha portato diversi punti importanti alla squadra con i suoi interventi provvidenziali, specie contro la formazione abruzzese. Anche con le Rondinelle non è che sia stato spettatore non pagante, riuscendo ad alzare sopra la traversa un velenoso tiro di Mazzitelli. Già, perché le caratteristiche di un bravo portiere è quello di farsi trovare pronto anche sui pochi pericoli portati dall’avversario, e lui sabato scorso lo è stato. Le sue qualità migliori sono la sicurezza da trasmettere ai compagni della difesa e la tranquillità, unite all’indubitabile esperienza accumulata con squadre importanti come Lecce, Napoli e Fiorentina. E Rosati di tranquillità deve averne avuta tanta quando in estate la giustizia sportiva ha “tentato” di farlo squalificare per la terza volta per fatti inerenti a quell’ormai famosissimo Lecce – Lazio 2-4 del 2011. Niente di fatto anche stavolta e assoluzione, come del resto era nelle previsioni. L’estremo difensore biancorosso ha parlato, ospite della trasmissione di Umbria Tv Fuoricampo, dell’impatto con la nuova realtà: “Sono molto contento dell’opportunità che questa società mi ha dato e penso solo a fare bene in questa piazza. Alla mia età è importante la continuità, anche per ritrovare fiducia nei propri mezzi”. Ma c’è anche una persona che ha dei meriti in questo suo grande avvio: “Non mi aspettavo di fare così bene. Merito soprattutto, oltre di un mister come Bisoli, di un bravissimo preparatore dei portieri, Marco Bonaiuti, che mi ha aiutato a tornare su alti livelli”. Sulla situazione attuale del Grifo Rosati la pensa così: “La classifica dice sicuramente che abbiamo avuto dei problemi, ma non così gravi. Anzi, con il recupero di alcuni giocatori non possiamo che migliorare”. Infine, sull’ultima vittoria: “Il 4-0 di sabato ci ha fatto dimenticare la rabbia seguita alla sconfitta di Ascoli. Il campionato però è ancora aperto e alcune posizioni si possono sovvertire”. Grande maturità e saggezza nelle parole di questo lungagnone (195 centimetri di altezza) di Tivoli; e non è un caso che fino a questo momento sia il portiere meno battuto della B.

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