Sport disabili, i Golden Boys nominati “Cavalieri della Pace dal Cuore d’Oro”
Per i Golden Boys, squadra di calcio integrato, ideata e gestita dalla Montemorcino, è ancora tempo di riconoscimenti. A conferirglielo è l’Ordine Sovrano Maestro dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, in una cerimonia che si è tenuta a Trestina, alla presenza del Luogotenente dell’Ordine, Alberto Falco, oltre che l’imprenditore Rodrigo Bei, promotore dell’evento e da tempo vicino a questa realtà di ragazzi disabili, e il presidente della Montemorcino Calcio, Stefano Bulletti. A margine della premiazione Bei ha dichiarato: “L’Ordine, al quale anche io da tempo faccio parte è sostanzialmente basato su azioni di beneficenza e riconoscimenti nei confronti di terzi. L’avvicinarsi del Natale e la conoscenza che ho dei Golden Boys mi ha indotto a fargli questo regalo, che vuole essere un premio per l’impegno che mettono nel fare sport e per quello che ci trasmettono, semplicemente con i loro sguardi e con la loro presenza”. Parole al miele sono arrivate dal luogotenente Falco: “Sono orgoglioso di premiare questi ragazzi, perchè sono convinto che hanno una marcia in più rispetto a noi. L’aggiunta della frase “dal cuore d’oro” al titolo Cavalieri della Pace non nasce a caso: loro dentro hanno qualcosa di speciale”. Anche il presidente della Montemorcino Bulletti è ovviamente molto soddisfatto per il riconoscimento ottenuto da questa che è più che una semplice squadra di calcio: “Sono molto contento per i ragazzi perché continuano a ricevere considerazione ed apprezzamenti da più parti. Qui non si tratta solo di aver creato una squadra di calcio integrato – ha tenuto a precisare lo stesso Bulletti – ma di aver inviato dei messaggi di solidarietà e integrazione sociale, che hanno varcato i confini nazionali”. Da segnalare infine che i Golden Boys hanno ricevuto in omaggio, dopo essersi intrattenuti con i “Cavalieri” a cena, una felpa celebrativa della serata, offerta dalla Tecnosport di Rodrigo Bei. Il tutto a rendere indimenticabile una serata per questi ragazzi che purtroppo sono stati meno fortunati di noi da alcuni punti di vista.
