Ternana, De Canio: “Avevo rimesso il mandato. Ho sbagliato a pensare che avremmo vinto 3-0 tutte le partite”

Dopo la durissima contestazione della vigilia di Natale Gigi De Canio torna a parlare. L’occasione è il pre partita di Ternana – Teramo, che si giocherà domani alle ore 14:30 e che varrà una buona fetta di stagione. Il tecnico ha voluto fare chiarezza sui tanti temi su cui si è dibattuto in questi giorni.

Inizia parlando del suo stato d’animo: “Sono lo stesso uomo di prima, quello che è stato portato in trionfo dopo aver vinto lo scorso anno a Perugia e quello che ha provato a rispondere alle domande dei tifosi, anche quelle che con il calcio non c’entrano nulla. Con la stessa determinazione di prima continuo il mio lavoro. Avevo messo a disposizione della società il mio mandato, la società ha ritenuto che non fosse la cosa più giusta e quindi le cose sono rientrate”.

Un 24 dicembre non certamente come il tecnico materano di attendeva: “Avevo già un impegno personale e ho parlato con Ranucci a cui ho detto che se il problema fossi stato io sarei stato disposto ad andarmene. Il presidente mi ha detto che non la pensava così, che avrebbe parlato alla squadra e poi ne avrebbe parlato con Bandecchi il quale ha ritenuto che il mio allontanamento non sarebbe stata la soluzione. Me l’ha confermato e la sera ha rilasciato il comunicato in cui ha spiegato che avrebbe preso una figura come il direttore sportivo. Io non ho mai ritenuto di abbandonare la squadra, il rapporto con loro è ottimo”.

Malgrado questo nessun cedimento di sorta: “Ma avete capito con chi avete a che fare? Come ci sono delle persone che mi contestano ci sono altre che mi dicono cose completamente diverse, oltre al fatto che ci sono dei messaggi che mi arrivano sul cellulare. Vivo allo stesso modo l’una e l’altra situazione. Sono stato in stadi con 60.000 persone, ho preso i fischi e gli applausi. Un anno ero imbattuto e in un confronto con i tifosi mi hanno rovesciato la macchina, ma non me ne sono andato e a fine anno abbiamo vinto il campionato, lasciando poi in seguito. Ai tifosi che mi parlano in modo civile e mi fanno domande anche tecniche io rispondo. La mia preoccupazione è capire i giocatori da schierare, recuperare gli infortunati e in questo sono sinceramente preoccupato e arrabbiato. Con tutto quello che ci è capitato qualche attenuante la devo concedere, virtualmente siamo secondi in classifica a 6 punti dal Pordenone. Rispetto tutti, ma la mia preoccupazione è recuperare i giocatori”.

Sull’ambiente poco sereno: “Non c’entro nulla su questo. Non è questione di armonia, ma di confrontarsi sulle cose e magari si vedono in maniera diversa. Ma in modo civile e tranquillo lo dico. Non c’è alcuna ostilità, a volte serve un episodio particolare per avere un confronto più preciso. Non c’è una problematica di divisione in questo senso, le divergenze sono altra cosa. Un errore che ho fatto è stato dire che avevamo la squadra più forte. Non mi sono nascosto dietro a un dito, ma non mi aspettavo che la squadra fosse falcidiata da tanti infortuni. Aver detto che avremmo vinto tutte le partite 3-0 è stato un errore”.

Poi altri dettagli su Brevi e Fabris, in uscita dal club: “Abbiamo avuto uno scambio di idee e hanno ritenuto lasciare la squadra. Quando un capostruttura ha il dovere di dirigere un gruppo, di solito chi gli sta intorno è gente che condivide da anni pensieri e modi di fare. Quando questo può non accadere ci si confronta e si sceglie la soluzione migliore in quel momento. Non ho mai parlato male di loro, ma non c’entrano le competenze nè il saper interpretare il ruolo. Quando succede qualcosa di particolare si può scatenare un confronto più diretto. Sono accadute delle cose che prima erroneamente non si erano affrontate. Ho diritto che chi sta intorno a me ragioni come me”.

Capitolo ds. Tutte le strade portano a Luca Leone che dovrebbe essere ufficializzato dopo il 28: “Non ci conosciamo personalmente ma solo di nome. Se lo hanno scelto significa che è una persona capace, ha esperienza in tutte le categorie e sono sicuro che la passione, la correttezza, l’onestà intellettuale danno la possibilità a tutti di essere nel posto giusto. Sono elementi che caratterizzano gli uomini qualsiasi cosa faccia. So che non è ancora ufficiale ma c’è una trattativa in corso”.

Infine, qualche apertura sul caso Diakite: “Ha chiesto scusa a me e ai compagni, ma ci sono state situazioni che si sono ripetute nel tempo. Dispiace perchè è un bravo ragazzo. Affronteremo la questione anche con il nuovo ds, ma solo gli stupidi non cambiano mai idea”.

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