Tragedia a Civitavecchia, muore in campo il bomber Flavio Gagliardini

Una di quelle notizie che non si vorrebbero mai dare, specie se un calciatore, più generalmente una persona come tutte le altre, è costretta a rimetterci la vita facendo ciò che gli piace di più. E’ il perfido destino che ha tradito ieri sera nella sua Civitavecchia Flavio Gagliardini, attaccante di 35 anni della Csl Civitavecchia (squadra in cui militava da quest’anno), noto al pubblico umbro per aver vestito le maglie di Foligno, Todi e Sporting Terni. Gagliardini, durante una normalissima seduta di allenamento, è stramazzato improvvisamente al suolo sotto lo sguardo incredulo dei compagni di squadra, colpito da un improvviso quanto inatteso malore. Malgrado i primi soccorsi non c’è stato nulla da fare. Sgomento ovviamente sia nella società laziale che nella sua famiglia, dove l’attaccante ha lasciato la moglie sposata appena un mese fa. Suo fratello, diciannovenne e anche lui passato recentemente per la società rossoverde, ha pubblicato su Facebook un post con una foto che ritrae Flavio proprio nel giorno più bello della sua vita, quello del suo matrimonio, con su scritto “Sei stato unico e lo sarai per il resto dei miei giorni, ciao sangue mio”.

LA CARRIERA – Ripercorriamo in breve tutte le tappe della carriera di questo sfortunatissimo calciatore, comunque ricca di soddisfazioni. Nato a Civitavecchia il 3 aprile del 1980 Flavio ha iniziato a giocare nel 1997/98 tra le fila del Ladispoli (serie D). Poi l’occasione della serie A con l’Empoli di Sandreani, ma l’avventura dura solo un anno ed inizia un lungo peregrinare tra le serie minori. Nel 2003 Flavio sbarca in Umbria, chiamato dal Foligno (serie D), dove su 29 presenze mette a segno 6 reti. L’anno successivo passa al Todi, dove si rende protagonista della sua migliore stagione, segnando 15 gol in 28 partite. Dopo una breve parentesi a Deruta il ritorno a casa, con quattro stagioni tra D ed Eccellenza nel Civitavecchia fino ad un nuovo ritorno nella nostra regione, nel 2009, nello Sporting Terni. Infine il ritorno nel Lazio, stavolta definitivo, dove il suo cuore ha cessato di battere troppo presto per quelle che erano le sue doti tecniche e atletiche.

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