La mamma del piccolo abbandonato all’Eurospin in manette nel carcere di Capanne

TERNI – E’ stata arrestata la mamma del piccolo abbandonato poi morto nel parcheggio dell’Eurospin. Ora si trova ristretta nel carcere di Capanne a Perugia. L’accusa che pende sulla ternana di 27 anni è gravissima: omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto ai danni di un discendente, suo figlio.

La misura è stata disposta dal gip del Tribunale di Terni, Natalia Giubilei – su richiesta del sostituto procuratore Barbara Mazzullo. Il provvedimento è scattato dopo che gli agenti della Mobile ternana hanno ricostruito l’intera vicenda.

La ragazza era stata interrogata in questura venerdì pomeriggio. Una confessione chiara, nitida, distaccata e fredda.

La mamma ha raccontato agli inquirenti di aver realmente partorito da sola, di essersi tagliata il cordone ombelicale nel bidet, e di essersi poi ripulita con degli asciugamani che gli uomini della Digos e della Mobile ternana hanno ritrovato ancora sporchi del suo sangue il giorno dopo.

Ed è andata realmente così giovedì mattina. Il compagno, ignaro anche della sua gravidanza, si trovava fuori per motivi di lavoro in quelle ore. Dopodiché Giorgia ha avvolto il piccolo in un panno e lo ha trasportato all’interno di una busta di plastica in macchina, nel portabagagli.

Con lei anche il compagno, che l’aveva raggiunta per andare a fare spesa insieme.

Giorgia a quel punto – probabilmente senza farsi vedere dal ragazzo – avrebbe nascosto quella busta dietro alla siepe.

Il neonato però, non avrebbe resistito – circa 4 ore dopo il parto – a quel viaggio.

Secondo gli inquirenti sarebbe morto durante il tragitto, o subito dopo. Su questo, faranno chiarezza gli altri esami disposti sul corpo del piccolo dalla Procura. Dal ritrovamento del corpicino a risalire all’identikit della mamma, gli uomini della Digos ci hanno messo poco.

Uno scontrino di un acquisto fatto molto tempo prima in un negozio in città e lasciato sbadatamente all’interno della busta, hanno condotto gli agenti alla donna.

Gli inquirenti hanno ora chiuso il cerchio. Secondo loro, il compagno sarebbe realmente estraneo a tutta la vicenda.

Così come i familiari. L’avvocato di Giorgia, Alessio Pressi, ha annunciato di essersi già attivato per chiedere di trasferirla in una struttura protetta. Nel frattempo sta preparando la documentazione per richiedere una perizia psichiatrica sulla ragazza.

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