Consiglio comunale flop: tutto rimandato a domani

TERNI – Apertura del consiglio comunale con Marco Celestino Cecconi (FdI), che chiede al consiglio comunale di invertire l’ordine del giorno e chiedere al sindaco di svolgere le comunicazioni in programma.

Prende la parola il primo cittadino di Terni, Leopoldo Di Girolamo. Solo 15 consiglieri comunali presenti. Il presidente è costretto ad interrompere la seduta.

Spunta una raccolta firme per chiedere al sindaco Leopoldo Di Girolamo di ritirare le dimissione.

L’idea sarebbe di alcuni consiglieri di maggioranza.

La seduta riprende dopo 30 minuti, ma viene nuovamente sciolta per mancanza del numero legale dei consiglieri.

Il Partito Democratico dell’Umbria, con una nota del responsabile Enti Locali Andrea Pensi, “esprimendo piena condivisione della linea assunta dalla Direzione comunale di Terni all’indomani delle dimissioni del sindaco Di Girolamo, auspica che il Consiglio Comunale approvi il dissesto dell’ ente e contestualmente sappia portare a termine una discussione costruttiva sul futuro della città, nell’interesse di Terni stessa e dei ternani.
Il Pd a tutti i livelli ha in più riprese messo in cima alle priorità il superiore interesse della città e, tenendo sempre presente questo obiettivo, si chiede al Consiglio Comunale, a partire dai gruppi di maggioranza, di ricercare una sintonia con le migliori energie ed aspettative di Terni, rilanciando soluzioni e strumenti che garantiscano la continuazione e l’attuazione di importanti progetti avviati dalla giunta in carica quali, su tutti, la conclusione dell’ iter per l’area di crisi complessa e l’attuazione del Piano di riconversione e riqualificazione industriale. A chi tra i banchi dell’opposizione pensa che si possa affrontare questa fase con urla e offese noi rispondiamo, invece, che la nostra piena assunzione di responsabilità sta nel dare concretezza alle aspettative dei cittadini ternani”.

 

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