Volontari per evitare affollamenti, saranno coordinati dalla Protezione civile. Parte il reclutamento per 60 mila.

Non faranno i vigili né daranno sanzioni. Dovranno soltanto monitorare, dare informazioni e segnalare. Una sorta di facilitatori della Fase 2. Li si potrà trovare all’ingresso o all’interno di giardini e parchi pubblici, in giro per mercati e nei luoghi della movida, tra bar e nei luoghi di vacanza, magari nelle spiagge.  Sono gli assistenti civici, figure pensate per evitare proprio quegli assembramenti che ,nell’ultimo weekend , hanno procurato molta tensione e preoccupazione a Perugia. Il Ministro degli Affari regionali Boccia ha firmato un protocollo con il Presidente dell’ Anci  e Sindaco di Bari Antonio Decaro per il reclutamento di 60.000 persone in tutta Italia addette al controllo dei luoghi più a rischio assembramento. Saranno volontari e coordinati dalla Protezione Civile della città dove svolgeranno servizio. Questa settimana uscirà il bando per il loro reclutamento. Per il Ministro Boccia ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico. La novità è che potranno diventare assistenti civici i disoccupati, chi è in cassa integrazione e anche chi ha il reddito di cittadinanza. L’incarico è volontario, non è prevista alcuna remunerazione se non l’assicurazione pagata dalla Protezione civile. Il compito degli assistenti non sarà quello di allontanare le persone, ma piuttosto di informare e dare indicazioni per evitare assembramenti, dovranno prevenire e semmai segnalare alla Protezione civile comunale eventuali inosservanze. Lavoreranno 3 giorni alla settimana per un massimo di 16 ore settimanali. Indosseranno un fratino con la scritta “assistenti civici” sulla schiena, lo stemma del comune e il logo della Protezione civile sul petto.