A Colfiorito i “Laboratori della memoria” sulla storia del ‘900

COLFIORITO – Si stanno concludendo i “Laboratori della memoria” nei luoghi dove si sono svolti eventi significativi della storia del Novecento della regione con l’obiettivo “fare Educazione alla cittadinanza attraverso la storia”. I laboratori sono stati avviati dal mese di marzo dall’Isuc, l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea.
Per quanto riguarda i laboratori che si svolgono a Colfiorito, la sede ospitante è quella del Parco, in particolare una delle casermette che costituivano il “Campo per internati civili montenegrini di Colfiorito” dove oggi si trova il Museo Naturalistico e dove in futuro dovrà essere allestito il “Museo della Memoria”.
Il tema centrale dell’iniziativa, alla sua dodicesima edizione, è la Seconda guerra mondiale: ogni guerra rappresenta per le comunità una sospensione dei diritti fondamentali e un deragliamento delle vite delle persone. Riflettere sui diritti negati allora e su quelli oggi sanciti dai trattati internazionali e dalla nostra Costituzione costituisce il filo rosso che lega i laboratori rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole Secondarie di primo grado e delle quinte delle Scuole secondarie di secondo grado.
I Laboratori dell’Isuc costituiscono un appuntamento per circa ottocento studenti. Al mattino raggiungono il luogo per essere accolti da uno storico che racconta il contesto; per piccoli gruppi coordinati da un tutor, e iniziano la ricostruzione degli eventi attraverso documentazione scritta e orale. A fine mattinata una narrazione collettiva organizza le informazioni ed evidenzia i diritti negati. La pausa per il pranzo, durante la quale gli studenti giungono a contatto con prodotti del territorio, scandisce i confini tra attività del mattino e quelle del pomeriggio.
E’ una macchina complessa, coordinata, a livello organizzativo, da Marco Biscardi e per la veste scientifica da Dino Renato Nardelli e Tommaso Rossi dell’Isuc con l’apporto dei Comuni di Nocera Umbra e Foligno.
Per due mesi sono state mobilitate anche associazioni culturali come l’”Associazione Monte Selva“ e l’ANPI Sezione “17 Aprile” di Nocera Umbra, che condividono con l’Isuc l’intento di diffondere conoscenza storica nei giovani e mantenere viva la memoria su eventi che segnarono la vita di quelle popolazioni.
Sono stati questi i titoli dati a ciascun laboratorio: Colfiorito (Il campo di Colfiorito. Un mondo in parallelo); Le Prata di Nocera Umbra (Il postino, il capitano e gli altri. Montenegrini partigiani sulla montagna nocerina. 1943-1944); Pissignano di Campello sul Clitunno (Deportazione ed internamento in Umbria. Pissignano pg n. 77. 1942-1943); Pietrafitta e Tavernelle (Prigionieri slavi in miniera 1942-1943. Il campo di lavoro n. 3144 – pm 3300 di Pietrafitta-Tavernelle; Ruscio di Monteleone di Spoleto (Neri di povere di lignite. Il campo per prigionieri di guerra n. 117 di Ruscio. 1942-1943).

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