Attribuzione della funzione di Controllo dell’attività venatoria

PERUGIA – I consiglieri regionali Silvano Rometti (Socialisti e riformisti) e Marco Vinicio Guasticchi (Pd) hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per “conoscere quali siano gli intendimenti in merito all’attribuzione dell’attività di controllo e di vigilanza in materia venatoria, ricordando il ruolo finora svolto in tale materia dalla Polizia provinciale che si è sempre distinta per la sua spiccata competenza e professionalità”.

“Da recenti articoli di stampa sembrerebbe configurarsi l’intenzione dell’assessore competente di garantire il controllo e la vigilanza sul territorio mediante la stipulazione di una convenzione tra la Regione Umbria e il Corpo Forestale dello Stato.” In base al decreto legislativo in materia di razionalizzazione delle funzioni di Polizia e assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, presumibilmente dal primo gennaio 2017 il Corpo Forestale dello Stato transiterà nell’Arma dei Carabinieri e le funzioni di vigilanza e controllo venatorio rientreranno nella generale attività svolta dai Carabinieri”.

“Con gli appuntamenti di preapertura, a cui farà seguito domenica 18 settembre 2016 l’apertura vera e propria – ricordano i due consiglieri – ha avuto inizio la stagione venatoria 2016/2017 nella nostra Regione. L’attività della caccia, da sempre espressione di un rito e di una cultura fortemente radicata nel nostro territorio, necessita nella sua esplicazione anche di un’attività di controllo e vigilanza, funzionale al mantenimento di un doveroso equilibrio ambientale e al rispetto delle regole vigenti”.

Durante il periodo venatorio, l’attività di controllo e vigilanza era stata finora svolta dal corpo di Polizia provinciale. “La Polizia provinciale – ricordano Rometti e Guasticchi – nelle precedenti stagioni venatorie ha sempre garantito la propria attività di controllo attraverso la presenza sul territorio di pattuglie impegnate ad effettuare accertamenti, mentre dal primo settembre 2016 non ha potuto più effettuare alcun servizio nell’ambito della caccia, lasciando il compito di vigilanza in mano alle guardie venatorie volontarie, alle guardie ambientali e al Corpo Forestale dello Stato.”

Alla Polizia Provinciale era attribuito anche il compito di effettuare dissequestri dei fucili ritirati durante l’attività venatoria per delle irregolarità “compito che ritarderebbe i tempi di riconsegna delle armi da caccia, provocando disagi ai cacciatori. Per questi motivi, chiediamo quali siano gli intendimenti dell’Esecutivo regionale in merito all’attribuzione dell’attività di controllo e di vigilanza in materia venatoria”.

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