Dopo trentacinque anni porte aperte per la chiesa di San Vittorino

GUBBIO – Ci sono voluti trentacinque anni, ma alla fine la chiesa di San Vittorino ha riaperto le porte per la felicità dei suoi fedeli. Edificata nel 1163 e consacrata dal vescovo Paolo Orefici nel 1777, acquisì la titolazione a Santa Maria per l’affresco con la Vergine trasferito su un altare da un edicola lungo la strada, come raccontano gli storici Paolo Salciarini e Giancarlo Salciarini nel libro “La parrocchia di Santa Maria Maddalena in Ponte d’Assi”. I parrocchiani, da sempre vicini a questo luogo sacro, si sono impegnati nel corso di questi lungi anni anche con degli interventi per far tornare a vivere la piccola chiesa, che era stata ristrutturata anche a seguito dei terremoti del 1984 e del 1997. Prima della sua chiusura, erano state portate via le pregiate opere artistiche che poi vennero trasferite nella chiesa di Santa Maria Maddalena nella frazione di Ponte d’Assi. Don Lanfranco Conti ha voluto ridare memoria a questo posto nel ricordo di Don Luigi Rughi che negli anni ’50 la curava con dedizione. Dopo la sua scomparsa, il luogo sacro venne preso in custodia da Luigi Ragni che gestiva anche l’azienda agricola di Ciro e Resina Ceccarelli. La chiesa è inserito all’interno di un complesso diventato un agriturismo appartenente alla famiglia Alfredo Sebastiani. “Abbiamo recitato il rosario a maggio – racconta Marinella Ragni, figlia di Luigi – ed è stato un segnale mistico a indurci a volere la riapertura della chiesa il 27 agosto scorso con una festa. Vorremmo che questo luogo riportato alla sua vitalità, continuasse a essere un punto di riferimento per la comunità e il territorio. Con i miei fratelli abbiamo donato due statue ispirate al Sacro Cuore e alla Madonna dei Nodi legata a Papa Francesco che l’ha scoperta in un paesino della Germania nel 1986”. E dopo il terremoto e le numerose chiese chiuse perché sono state danneggiate, la riapertura di una chiesa non può che fare del bene allo spirito dei suoi fedeli.

 

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