Ex Merloni – JP, Smacchi (Pd): “Settimana decisiva sulle vertenze”

PERUGIA – “Settimana decisiva per la Merloni”. In questi termini parla il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), dopo l’audizione in seconda commissione dell’assessore regionale allo Sviluppo, Fabio Paparelli e alla vigilia di giorni che si preannunciano cruciali per l’importante vertenza umbra.
Lunedì e giovedì, 7 e 10 settembre la Regione Umbria parteciperà a due appuntamenti ministeriali risolutivi sulla vertenza. “Lunedì – spiega Smacchi – sarà un incontro con le parti sindacali e tutti gli attori in causa e giovedì invece sarà una riunione operativa a cui parteciperanno anche rappresentanti del ministero. L’obiettivo che si pone la Regione – continua il consigliere regionale – e’ quello di arrivare in tempi rapidi ad uno sblocco del contenzioso con gli istituti di credito. Un fatto che scongelerebbe i 35 milioni di euro per l’accordo di programma mettendo a disposizione ulteriori 15 milioni legati alla misura innovazione e ricerca per investimenti nelle aree di crisi”.

Smacchi ha voluto sottoporre all’attenzione dell’assessore “l’anomalia della situazione dei colloqui di lavoro che alcune aziende stanno portando avanti con i lavoratori ex Merloni, senza che si abbia conoscenza del metodo utilizzato per le chiamate ma sopratutto del tipo di progetto industriale che si vuole portare avanti ricollocando gli stessi lavoratori. Si è auspicato quindi che la Regione e le organizzazioni sindacali, pur nel rispetto dell’autonomia dell’impresa, svolgano un ruolo di garanzia e tutela al fine di accompagnare anche sotto questo profilo i lavoratori nella loro ricollocazione senza sorprese di sorta”.

Per il territorio, “l’attenzione alle crisi aziendali resta altissimo – spiega Smacchi – nella consapevolezza che la ripresa in corso necessita di una classe politica e imprenditoriale pronta a cogliere le nuove opportunità”. Il richiamo dunque alle piccole e medie imprese, che dovranno prestare particolare attenzione alle risorse contenute nella prossima programmazione comunitaria. Si parla di quattro filoni in grado di sviluppare fino 45 milioni di euro. Lunedì ne arriverà anche una quinta, “volta – illustra Smacchi – a promuovere l’internazionalizzazione delle nostre aziende, con un occhio attento alle reti di impresa e all’artigianato. Proprio l’artigianato artistico, per le caratteristiche della nostra regione, sarà uno degli asset futuri fondamentali. Vogliamo portare i nostri giovani ad amare e lavorare in un settore in cui la nostra qualità e la nostra esperienza fanno ancora la differenza nei mercati di tutto il mondo. La Regione punterà a valorizzare
le scuole di mestieri e l’esperienza delle botteghe artigiane mettendo a disposizione risorse importanti. L’obiettivo è quello di fare un ulteriore passo in avanti con un progetto per orientare in termini innovativi il settore, con una scuola di design all’avanguardia. Per fare tutto ciò servirà anche anche una normativa specifica – conclude Smacchi – che tuteli e valorizzi un settore e un ambito per noi sempre più strategico”

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