Gualdo Tadino, Ex Calai: la Lega interroga la giunta regionale

GUALDO TADINO – “Abbattere parte dell’ex Ospedale Calai di Gualdo Tadino potrebbe rivelarsi un danno storico ed economico. Quella porzione di edificio è stata ristrutturata dopo il terremoto del 1998 con una spesa di denaro pubblico di circa 2,5 milioni di euro: abbatterla oggi vorrebbe dire privare la comunità gualdese di una struttura sana e potenzialmente idonea all’apertura di una clinica privata convenzionata con la Asl”.

Questa la denuncia dei consiglieri regionali Lega Nord Umbria, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini, sulla delicata questione dell’Ex Ospedale Calai. “Vogliamo conoscere – annunciano i due esponenti leghisti – le reali motivazioni che hanno indotto la Giunta Regionale a deliberare l’abbattimento di una parte della volumetria dell’ex ospedale gualdese (edificio A5 come da delibera in oggetto), per questo annunciamo una question time nel prossimo consiglio. Non ci convincono le spiegazioni della Giunta Regionale inerenti ai costi eccessivi necessari per la ristrutturazione di un edificio già adeguato alla Legge antisismica anche perché lo stabile ha ospitato la struttura sanitaria fino al 2008 e nel quale è stato creato l’archivio centralizzato della Asl n.1, nell’anno 2012. Se fosse stato un immobile fatiscente, come vuol farci credere la Regione Umbria, perché la Asl avrebbe provveduto alla realizzazione del suo archivio proprio al piano terra del fabbricato stesso? Evidente la non corrispondenza tra i fatti e le parole, come è possibile mantenere aperto uno stabile giudicato non a norma? La motivazione annunciata dal sindaco gualdese e dall’allora assessore Barberini secondo cui sarebbe troppo oneroso procedere al consolidamento dell’immobile, lascia il tempo che trova; sia perché sarebbe naturale e normale che chi investe risolva gli eventuali problemi strutturali e tecnologici dell’adeguamento, sia perché non ci si può fidare dell’unica relazione tecnica esistente, commissionata dalla Asl e cioè dalla Regione stessa. Perché tocca sempre ai gualdesi il sacrificio? E’ Inaccettabile – concludono Mancini e Fiorini –  “si” alle ruspe ma quelle a difesa dei nostri cittadini”.

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