Gualdo Tadino, manca personale Ata all’istituto comprensivo: “Pronti a eclatanti proteste”

GUALDO TADINO – Il presidente del Consiglio d’Istituto Gianluca Graciolini denuncia la grave carenza del personale Ata per l’Istituto omnicomprensivo di Gualdo Tadino, come da assegnazione da parte dell’Ufficio scolastico regionale. “Le notizie che provengono dal corpo dei docenti sono infatti allarmanti: sarebbero solo 21 i collaboratori scolastici che la diramazione regionale facente capo al Ministro dell’Istruzione Giannini si accingerebbe a confermare per il nostro Istituto, da distribuire nei 13 plessi che lo compongono.  Se questa decisione dovesse trovare formalmente conferma nei prossimi giorni – spiega Graciolini – ci troverremmo di fronte ad una situazione intollerabile, tale da compromettere la copertura minima dei servizi necessari e da pregiudicare pesantemente il più elementare diritto allo studio dei nostri alunni”.

“Nello scorso anno scolastico – spiega Graciolini – i servizi di competenza del personale Ata sono stati effettuati con 24 collaboratori scolastici effettivi più 6 lavoratori socialmente utili, in ragione delle normative sulla mobilità. Una situazione già pessima, per le esigenze e la complessità del nostro Istituto, cui si è potuto sopperire anche grazie all’enorme disponibilità, non scontata e tantomeno dovuta, di tutto il resto del personale scolastico e non. Come è evidente, siamo ad una condizione di assoluta precarietà nella nostra organizzazione scolastica. La nuova disposizione sul personale Ata sarebbe perciò ancora più sciagurata. Vogliamo infatti far presente che il nostro Istituto è al primo posto per fascia di complessità ed è il più grande dell’Umbria in rapporto al numero degli iscritti. Il numero totale di ore da coprire con il servizio di collaboratore scolastico ammontano a complessive 1010,30 ore, corrispondenti ad almeno 28 collaboratori effettivi, il numero minimo per poter garantire l’apertura e la chiusura regolari dei 13 plessi, di cui 10 a tempo prolungato e distributi su tutto il territorio comunale, nonché la pulizia di circa 10.000 mq non coperti dall’impresa di pulizie”.

Graciolini ribadisce come i collaborati scolastici siano “indispensabili per assistere  74 alunni con disabilità di cui 13 alla scuola dell’infanzia, 30 alla scuola primaria e 31 alla scuola secondaria di primo grado; di cui 9 non sono in grado di assolvere alle funzioni minime personali.  Tuttavia anche 28 collaboratori scolastici sarebbero insufficienti in quanto, relativamente al personale in questione, siamo in presenza di rilevanti criticità, già notissime all’USR: 2 collaboratori hanno mansioni ridotte e non possono svolgere mansioni di pulizia e di assistenza diretta agli alunni H; 10 collaboratori usufruiscono dei permessi della L. 104/92 e, in base alla normativa vigente non possono essere sostituiti perché, per effetto della Legge 107 (già, proprio quella della “buona scuola”), le sostituzioni possono partire solo dall’ottavo giorno di assenza del dipendente. Se l’assegnazione di personale ATA disposta dall’USR dovesse restare quella annunciata, saremmo perciò di fronte ad una gravissima situazione di mancanza dei requisiti minimi di sicurezza per i nostri figli e le nostre scuole si troverebbero nell’impossibilità di garantire gli standard più minimi dei servizi previsti dalle normative vigenti”.

Graciolini infine esprime anche le forti preoccupazioni del corpo docente e le istanze della componente genitori. Quindi l’invito “alla Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché la situazione del nostro Istituto, a partire dall’imminente apertura del nuovo Anno scolastico, venga finalmente ed una volta per tutte riportata a normalità e a decenza.  In assenza di risposte e di atti risolutivi concretamente conseguenti, stavolta ci sentiremmo in dovere di dare vita a forme anche eclatanti di protesta, per rendere pienamente operanti, nel nostro Istituto, le previsioni della Costituzione, perché il diritto allo studio possa essere effettivamente esercitato da tutti i nostri alunni ed affinché possiamo mettere un argine, anche dalla nostra Città, a questo triste declino cui viene condannata la Scuola della Repubblica. Non resteremo in silenzio”.

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