Gubbio, il Comune aderisce al bando Sprar. In arrivo altri 40 migranti

GUBBIO – In arrivo nella Città dei Ceri altri 40 immgrati, tra profughi e richiedenti asilo. Palazzo Pretorio ha risposto all’invito dell’Anci e ha avviato la ricerca di una realtà per la partecipazione al bando Sprar per l’accoglienza integrata. Si tratta di interventi che vanno nell’ottica del vitto e alloggio e dell’inserimento socio economico dello straniero. Non erogazioni dirette ma spazi e strumenti per le attività.

Ha suscitato però qualche polemica la decisione della giunta, passata piuttosto in sordina. Per questo il sindaco Filippo Stirati e il vicesindaco Rita Cecchetti sono intervenuti cercando di placare gli animi: “Si continua a fare confusione, per mancanza di informazioni esatte o, peggio, per fomentare volutamente distorte interpretazioni – commentano – sul complesso fenomeno nazionale e internazionale dei migranti, che mette in gioco strategie diverse e soggetti molteplici, per far fronte a uno dei più devastanti eventi epocali della contemporaneità e, dunque, non liquidabile con la demagogia spiccia di poche battute, agitando addirittura spauracchi di sicurezza cittadina. Una cosa sono gli interventi di emergenza diretta e prima accoglienza che si verificano in molte parti della nostra penisola, come i CPSA – centri di primo soccorso e accoglienza, i CDA – Centri di accoglienza o i CARA – Centri di accoglienza per richiedenti asilo, e altra cosa sono i SPRAR, messi in campo per la gestione della ‘seconda fase’, cioè l’integrazione sociale ed economica di soggetti già in protezione umanitaria internazionale”.

Sindaco e vice spiegano che “il Comune non ha cambiato idea per nulla, come sostiene qualcuno, ma prosegue su una modalità concertata di condivisione con vari soggetti, facendosi responsabilmente carico del coordinamento di una strategia di solidarietà umanitaria. Fra l’altro, proprio l’adesione allo Sprar, come indicato nella nota Anci trasmessa ai sindaci, mette in futuro al riparo il Comune di Gubbio dall’arrivo indiscriminato e fuori controllo di immigrati. Dunque, è una scelta di tutela del territorio da situazioni di accoglienza fuori dalla programmazione dei servizi e fuori dalla partecipazione dell’amministrazione alla gestione dei processi”.

In tale direzione va la partecipazione del Comune al Bando SPRAR del Ministero dell’Interno, affidato nella gestione all’ANCI, con un proprio progetto per la realizzazione degli interventi di accoglienza integrata, in favore di 40 richiedenti e titolari di protezione internazionale, nonché di titolari di protezione umanitaria. “Numero peraltro estremamente esiguo in rapporto numerico con la popolazione del territorio. L’amministrazione, che svolge funzioni non di gestione diretta ma di supporto, controllo, coordinamento, si avvarrà di soggetti attuatori con pluriennale e consecutiva esperienza nella presa in carico di richiedenti/titolari di protezione umanitaria, che dispongano di strutture di accoglienza idonee nel territorio del Comune di Gubbio secondo i parametri stabiliti e abbiano un qualificato curriculum in materia di progetti SPRAR, in grado di offrire supporto al Comune nelle attività necessarie alla progettazione, gestione ed erogazione del Servizio. Il cofinanziamento del Comune si estrinsecherà nell’utilizzo di spazi di pertinenza pubblica per le attività aggregative dei rifugiati, quali mediazione linguistico-culturale, orientamento e accesso ai servizi del territorio, formazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale e legale, nonché alla tutela psico-socio-sanitaria, e nella quantificazione delle ore lavorative dedicate alla realizzazione del progetto, da parte del personale dei servizi sociali e/o di altri settori dell’ente”.

 

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