Molini Fagioli Magione, alta tensione. Salvini: “Serve una soluzione”. Presidio dei sindacati

MAGIONE. – “Siamo al fianco delle aziende e di chi ci lavora. Per questo vogliamo cambiare le assurde regole europee, ridurre tasse e burocrazia, frenare la delocalizzazione e incentivare gli investimenti in Italia. Le parole vanno accompagnate a fatti concreti, ed è con questo spirito che auspico una soluzione ragionevole per la “Molini Fagioli” di Magione, Perugia, che dà lavoro a più di venti famiglie e produce 230 tonnellate di farinacei al giorno. Qual è il problema?
Alcuni vicini – che abitano in case costruite quando il mulino era già in funzione – lamentano il troppo rumore, e il tribunale ha deciso di far ridurre l’attività da 24 a 10 ore al giorno. In questo modo l’azienda rischia di dover chiudere e delocalizzare. Risultato: famiglie senza lavoro e ripercussioni su tutto l’indotto regionale. In casi come questi, la Lega c’è. E c’è anche il nostro governo. Lunedì interverrà il prefetto di Perugia, che ho già fatto contattare. L’obiettivo è trovare una soluzione ragionevole per garantire la sopravvivenza di una bella azienda italiana. Non possiamo farci del male da soli”. Lo dichiara Matteo Salvini.

Intanto oggi è in programma un presidio  dei lavoratori della Molini Fagioli di Magione, impegnati nella difesa dei propri posti di lavoro. L’appuntamento è dalle ore 15 alle 18, davanti ai cancelli dello stabilimento (in via della Pace), dove non mancheranno castagne e vino per tutti i partecipanti.

“Sosteniamo con convinzione la mobilitazione – dichiara Michele Greco, segretario della Flai Cgil  – e ribadiamo che sarebbe davvero assurdo mettere a rischio 30 posti di lavoro per problemi di vicinato. Si trovi una soluzione subito”.

 

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