Norcia: a primavera rivivono le tradizioni e suona la campana. Le celebrazioni di San Benedetto

NORCIA – Norcia, nonostante il sisma, saluta il primo giorno di primavera festeggiando san Benedetto, il santo patrono della città e d’Europa. Dopo l’arrivo della fiaccola ‘Pro Pace et Europa Una’ nella piazza principale della città questa mattina sarà presente anche una rappresentanza del corteo storico per rendere omaggio, come avviene da secoli, al fondatore del monachesimo occidentale sulla base delle antiche riformanze e degli statuti del 1526.

In questa giornata particolare Norcia avrà accanto le città benedettine di Subiaco e Cassino che rappresentano rispettivamente il seme, il fusto e la chioma di un albero secolare che ogni anno, attraverso la fiaccola benedettina, porta i suoi frutti più preziosi in Europa e nel mondo.

I ‘magnifici signori consoli’, il notaio delle riformanze, gli abbondanzieri, i trombetti, le rappresentanze delle guaite (gli antichi rioni), gli armigeri, saranno presenti sulla piazza principale della città a simboleggiare la volontà di reagire alla distruzione causata dagli eventi sismici del 2016 e la volontà di salvaguardare anche la propria identità, le proprie tradizioni e le proprie radici.

I Vigili del fuoco di ogni parte d’Italia hanno avuto un ruolo di primissimo piano nella salvaguardia delle tradizioni nursine. È grazie a loro che sono stati recuperati dagli edifici lesionati o crollati il prezioso reliquiario con il dente di San Benedetto, la fiaccola benedettina, i costumi del corteo storico e della processione del venerdì Santo tutti legati alle tradizioni religiose e civili nursine. È grazie ai vigili del fuoco (insieme ad esercito e carabinieri nucleo tutela del patrimonio) che è stata salvata la memoria storica della città mettendo in salvo il patrimonio culturale e gli archivi storici.

Ed è grazie ad una squadra dei Vigili del Fuoco di Perugia che sulla piazza di Norcia, davanti a ciò che resta della basilica di San Benedetto, è stata realizzata una torre campanaria in legno per ridare la voce alla campana mezzana di Santa Maria Argentea visto che le campane hanno sempre avuto un ruolo di prima importanza poiché scandiscono la vita di ogni centro abitato e ogni momento dell’esistenza del singolo.

All’arrivo della fiaccola, la campana suonata ‘a stesa’ dai Vigili del Fuoco effettivi originari di Norcia, ha fatto echeggiare nella città la propria voce suscitando grande emozione tra i presenti per il suono squillante, pieno e vibrante che invita a guardare al futuro, a non mollare, ad andare avanti.

Un segno tangibile di speranza e di normalità tant’è che il sacro bronzo continuerà a diffondere la propria voce restando in piazza a scandire lo scorrere del tempo.

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