Perugia, diritto allo studio per i detenuti: c’è l’intesa tra l’Università, l’Adisu, garante e Provveditorato

Firmato, a palazzo Murena, sede del rettorato dell’Università degli studi di Perugia, un protocollo d’intesa per l’istituzione del Polo universitario penitenziario dell’Umbria.
L’accordo, di durata triennale, con contenuti e finalità innovative, intende favorire il diritto allo studio e, in particolare, l’accesso agli studi universitari dei detenuti ospitati negli istituti penitenziari dell’Umbria, garantendo la qualità dell’apprendimento, la coerenza con il programma individualizzato di trattamento redatto per i condannati e contribuendo al mantenimento di condizioni di detenzione dignitose.
L’intesa coinvolge l’Università, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per l’Umbria, l’Agenzia per il diritto allo studio universitario dell’Umbria e il Garante delle persone sottoposte alle misure restrittive o limitative della libertà personale della Regione Umbria.
“E’ frutto di dieci mesi di lavoro – ha spiegato Carlo Fiorio – e, per diventare operativo, dovrà essere regolato da accordi esecutivi. La situazione dell’istruzione universitaria negli istituti penitenziari italiani è di 413 detenuti iscritti all’Università e, nell’anno 2013-2014, di 72 laureati. L’intesa odierna potrà contribuire a migliorare l’istruzione universitaria e la formazione dei detenuti, grazie alla disponibilità dell’Ateneo di Perugia e dell’Adisu, con l’obiettivo di avvicinare la loro condizione a quella degli studenti liberi”.
Il protocollo è propedeutico ad alcuni obiettivi come il reperimento di spazi adeguati negli istituti penitenziari per attività didattica; con lezioni frontali, ma anche mediante e-learning, creando un sistema di Intranet che, coinvolgendo penitenziari e università, abbia caratteristiche di sicurezza e di erogazione di strumenti didattici di cui i detenuti-studenti possano effettivamente beneficiare.

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