Referendum sulle trivellazioni, l’Umbria non si schiera

PERUGIA – L’Umbria non si esprime sulla proposta di referendum abrogativo in materia di ricerca di idrocarburi. La seconda commissione, come spiega il presidente Giuseppe Biancarelli, “ha sospeso il proprio parere finale sulla proposta di referendum abrogativo che tratta la materia relativa
alla ricerca (trivellazioni) di idrocarburi e che interessa alcune parti dell’articolo 38 del decreto legge ‘Sblocca Italia’ (2014) e di norme ad esso correlate e dell’articolo 35 del decreto Sviluppo (2012)”.

La commissione era chiamata a dare un parere, propedeutico all’approvazione dell’atto da parte dell’Aula, che dovrebbe avvenire entro oggi. D’accordo sono stati i commissari della maggioranza mentre l’opposizione avrebbe voluto già votare. Il capogruppo Pd Giacomo Leonelli ha sottolineato che il prendere una posizione sarebbe stata una strumentalizzazione prettamente politica. Mancini (Lega) ha richiamato al non cedere alle valutazioni politiche su un referendum. Per Claudio Ricci “questa iniziativa apre una discussione politica anche su altri argomenti, nell’interesse generale devono entrare tutte le Regioni”. Favorevole allo spirito del referendum anche Rometti (Psi). Netto Andrea Liberati (M5S): “Non dobbiamo pensare al domani ma anche al dopodomani, quando potrebbero esserci nuove tecnologie di esplorazione che non è detto che non siano invasive”

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