Regione, Liberati (M5S) all’attacco: “Marini assenteista”

PERUGIA – “Catiuscia Marini è donna volitiva e coerente: per questo, in Aula, prosegue brillantemente la sua lunga sfilza di assenze, o di effimere presenze. Una condotta non più sostenibile e non più giustificabile da alcun punto di vista. Chiederemo quanto tempo abbia effettivamente trascorso nell’Assemblea e quante votazioni totali abbia fin qui espresso”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati secondo il quale “dalla condotta sin qui tenuta dalla Presidente, riceviamo la sensazione del disimpegno, un fatto certo auspicabile, ma che diventa biasimevole quando è praticato senza essere ufficializzato”.

A giudizio di Liberati inoltre, “nell’insopportabile contrasto tra assenze ed emolumenti percepiti, sta anche venendo meno il decoro istituzionale cui ogni cittadino è chiamato; a fortiori i personaggi pubblici. Ricordiamo allora insieme l’articolo 54, comma 2, della nostra amata Costituzione: ‘i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore’. Vuoi davvero proseguire così, Catiuscia Marini?. Siamo ormai costretti – aggiunge il capogruppo pentastellato – a inseguire la Presidente su Facebook, dove è ritratta tra luculliane cene, viaggi intercontinentali, inaugurazioni delle solite coop e perfino parrucchieri; raramente, però, la ritroviamo laddove democrazia vorrebbe: in Aula. Non c’è quasi mai, nemmeno quelle poche volte in cui la seduta è convocata. E poi ci meravigliamo della disaffezione dei cittadini rispetto alla politica?”.

Il capogruppo Liberati ricorda che è ormai trascorso un anno dall’elezione dei nuovi consiglieri, “l’Umbria ancora esiste, ma evidentemente la Marini è visibilmente ben oltre, dentro una nuova categoria dello spirito, un’altra entità. La Macroregione: è come un bimbo nel suo mondo immaginario. Nel frattempo ci sarebbero da governare la vecchia Umbria e i suoi enormi problemi, ormai fardelli insopportabili, zavorre pesanti per chi è abituato a librarsi regolarmente in volo. Dunque, fino a oggi, solo eccezionalmente è stato possibile vedere da vicino lo ‘zoon politikon’ Catiuscia Marini – sottolinea Liberati -, giacché quella poltrona, in apparenza anelata con forza, è poi rimasta paradossalmente vuota a lungo, pessimo esempio per tutti, cittadini ed eletti. Se possibile, la situazione è andata via via peggiorando: anche martedì scorso Catiuscia Marini non era a Palazzo Cesaroni, ma in ‘missione’ in Palestina (sebbene nell’agenda on line non fosse riportato,http://www.presidente.regione.umbria.it/web/presidente/agenda), dopo aver brindato poche ore prima per i cinque anni del noto ospedale di Pantalla. Difficile unire i puntini, dare una logica a questi movimenti e capire i risultati prodotti, ma forse siamo noi a mancare di tanta ludica fantasia”.

“Per tali motivi, oggi, ripartiamo dall’abbecedario della politica – conclude Liberati -: richiederemo quanto tempo la presidente Marini abbia effettivamente trascorso nell’Assemblea e quante votazioni totali abbia fin qui espresso rispetto al dovuto. Vogliamo dimostrare con numeri oggettivi e incontrovertibili la differenza tra chi sta diligentemente svolgendo il mandato affidato dai cittadini, producendo numerosi atti di sindacato e restituendo parte delle indennità, e chi sta facendo l’opposto, non partecipando alle votazioni, essendo sempre altrove, sottraendosi al confronto e a una doverosa presenza sugli scranni riservati alla Giunta”.

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