Rifiuti in Umbria, “Farsa dei numeri sulla raccolta differenziata”: la denuncia del WWF

Indecente, illegittimo, scandaloso, inefficiente, oneroso, non trasparente e truffaldino sono alcuni degli aggettivi senza mezzi termini, che il Presidente del WWF di Perugia Sauro Presenzini declina per etichettare il sistema di gestione dei rifiuti in Umbria.
“Un sistema opaco, ondivago, inefficiente e altamente oneroso per il cittadino – dice – cosa che ha visto anche il Crurz (Comitato Regionale Umbro Rifiuti Zero) entrare in rotta di collisione, con questo sistema di gestione di rifiuti da parte della politica facendolo in maniera puntuale, documentata, certosina. Dati e analisi che vengono attinti dal sito di Crurz, (prima che dal sito dell’Arpa mai aggiornato come ci si aspetterebbe), fanno emergere quello che ora sembra essere scandalo anche per il nuovo Presidente dell’Auri, (il gestore unico per i rifiuti in Umbria) Cristian Betti, il quale ora anche lui si accorge, toccando con mano che c’è qualcosa che non va, ora anche lui denuncia, quello che da anni vanno ripetendo (come nel caso di Gesenu) sia la nostra associazione che i comitati, e CRURZ”.
“I gestori degli ambiti locali dei rifiuti – continua Presenzini – lanciano nell’arena dei veri e propri numeri in libertà, che nessuno controlla e può riscontare come veritieri, visto che i gestori, alla fine dei giochi, sono i controllori di se stessi, a cui, con il consenso della politica, è permesso di fornire cifre e in numeri in libertà, …come sempre accade in questo Paese di Pulcinella”.
Ma per affrontare il caso concreto il Presidente del WWF Presenzini prende ad esempio il “caso Foligno” che è replicabile e sovrapponibile con qualsiasi altra realtà umbra. “Sarebbe stato più onesto, corretto e trasparente far sapere, alla gente – afferma Presenzini – che esiste un obbligo di Legge ampiamente disatteso, per il quale, entro e non oltre l’anno 2012 si sarebbe dovuto raggiungere un obbiettivo minimo di raccolta reale, del 65%. Ma ora vediamo i dati per smascherare il giochetto dei “numeri in libertà”. Secondo il WWF nel “Caso Foligno” soltanto 2.150 tonnellate di rifiuto organico è stato effettivamente recuperato, (dati ufficiali ARPA 2014) portando la reale percentuale di materia effettivamente recuperata è pari solo al 32,16%, “eppure – continua il presidente del WWF Perugia – l’Assessore di turno, dichiara con soddisfazione di aver raggiunto il 58%. Facciamo chiarezza: una cosa è la percentuale di rifiuto recuperato, altra cosa il rifiuto raccolto con il sistema della differenziata. Quello che graverà come costo reale e Tassa sul cittadino, sarà ovviamente la quota di rifiuto, (al di la degli artifici lessicali utilizzati per mascherare inefficienze e incompetenze), che verrà poi gettata nelle discariche”. “Se il Presidente dell’Auri regionale Betti, riuscirà ad ottenere che la percentuale di rifiuti differenziati validati (e quindi effettivamente recuperati), come lui ha preteso sbattendo i pugni con i Sindaci, sarà solo la quota di quelli che NON finiscono in discarica, come logico che sia, oltreché trasparente – conclude Presenzini – avrà sconfitto questo sistema opaco, ma temiamo che non lo potrà fare, non gli sarà consentito, sarà “suicidato politicamente” prima. Il sistema che lo ha nominato,… lo fagociterà!”

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