Scuola, moda: gli studenti del “Cavour Marconi Pascal” alle prese con la green fashion

PERUGIA – La “moda sostenibile” diventa oggetto di studio e di ricerca per gli studenti perugini.

E’ stato l’Auditorium del Polo Professionale “Cavour Marconi Pascal” ad ospitare nei giorni scorsi il momento finale di formazione per le classi del corso “Industria e artigianato per il Made in Italy”.

La masterclass ha sviluppato una tematica di grande attualità: la moda sostenibile. Il mondo della moda ha definitivamente imboccato la strada della sostenibilità del sistema e l’evento ha permesso un’approfondita riflessione sul tema e sulle nuove sfide del settore.

L’incontro è iniziato con una rassegna dei progetti Green Fashion realizzati dall’Istituto negli ultimi anni: “EuropeanBio-Fashion Contest”- competizione tra scuole europee svolta a Spello (PG) nel settembre 2016;“Baby &Nature”; Progetto di autoimprenditorialità presentato all’European Business Game “A scuola d’impresa”- Agenzia Umbria Ricerca – ECIPA -CNA; “Abiti da Scartare”- Progetto vincitore del secondo Premio Storie di Alternanza Scuola Lavoro (Camera di Commercio di Perugia).

La Dirigente Scolastica dell’IPIA E Orfini, M. R. Trampetti, in qualità di scuola capofila della rete TAM (Tessuti Abbigliamento Moda)Umbria, ha introdotto i lavori focalizzando l’attenzione sulla necessità di fare squadra tra mondo dell’istruzione e mondo imprenditoriale al fine di  orientare i giovani verso le figure professionali maggiormente richieste dal mercato del lavoro. Un’attenta comunicazione di orientamento scolastico e professionale sarà prossimamente attivata in sinergia con il Comitato Education di Sistema Moda Italia (Confindustria); numerose iniziative di carattere locale e nazionale sono già in cantiere e quindi, le nuove linee guida per implementare l’attività didattica dei prossimi anni scolastici, sono già definite!

La direttrice del Museo della Canapa di S. Anatolia di Narco, G. Giampaoli, ha posto l’accento sul concetto di sostenibilità, che a suo avviso è anche riscoperta di parole chiave come rispetto della natura, multifunzionalità e conservazione. Ripensare al bene di acquisto non solo come bene di consumo, ma come bene utile nel tempo, che non ha un prezzo, ma un valore… questo il messaggio dell’esperta di tecniche antiche e nuove di tessitura nonché antropologa.

Infine, a sostegno di questo settore che rappresenta la creatività italiana nel mondo, il Presidente nazionale dei giovani imprenditori del SMI, Marco Cardinalini, ha richiamato l’attenzione sull’importanza del Made in Italy e soprattutto,del Made in Umbria. Nelle fiere di settore, anche se nel mondo degli affari la lingua ufficiale è l’inglese, si parla da sempre italiano. Ciò dimostra che siamo il punto di riferimento, la qualità assoluta, lo stile vincente perché il Made in Italy esprime l’unicità del genius loci italiano e quindi, anche umbro. Parole di incoraggiamento alle studentesse che hanno scelto il percorso di studi della moda sono state importanti per ribadire che il settore offre reali opportunità di lavoro sin dal giorno successivo al conseguimento del diploma.