Terremoto, Ricci (Rp): “Serve un taglio netto alla burocrazia”

PERUGIA – “Se pure Papa Francesco ha sentito la necessità, nell’Angelus domenicale, di fare un forte richiamo perché la burocrazia non rallenti gli interventi della ricostruzione nel Centro Italia vuol dire che la situazione è molto seria”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp).

“Basterebbe ricordare – spiega Ricci – i 13 milioni di certificati inutili all’anno, che pesano per il 4 per cento nei fatturati delle attività. Sul terremoto i fatti sono chiari: dopo 150 giorni le casette non ci sono per tutti e addirittura si registra un morto causa freddo; molto appare bloccato dalla burocrazia, non si conoscono le risorse certe subito disponibili mentre fra danni diretti e indiretti sarebbero necessari 20 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Basta parlare con qualche sindaco o tecnico impegnato nelle zone del terremoto per capire che i decreti attivati sinora non semplificano affatto ma complicano”.

Per Claudio Ricci “è necessario che ci siano più risorse, meno burocrazia con l’autocertificazione totale e più potere, in deroga ad ogni normativa, ai sindaci e in capo ad un solo organo, tecnico politico, protezione
civile/presidenza del Consiglio dei Ministri. Siamo come in una guerra e non si può, per paura di qualche disonesto, che sempre ci sarà, morire di burocrazia, che può fare più danni del terremoto”.

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