“Umbria tra Terra e cielo”, gli scout si danno appuntamento nelle zone colpite dal sisma

PERUGIA – Mercoledì 5 luglio alle ore 10.30 al Salone d’onore di Palazzo Donini a Perugia, l’AGESCI Umbria illustrerà i dettagli del progetto “Tra Terra e Cielo”, proposta di Route aperta alle Comunità RS di tutti i gruppi d’Italia lungo i sentieri e i luoghi colpiti dal terremoto. Ci saranno la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, i Presidenti nazionali AGESCI Barbara Battilana e Matteo Spanò, il Vescovo ausiliare della diocesi di Perugia-Città della Pieve S.E. mons. Paolo Giulietti, i Responsabili Regionali dell’AGESCI Umbria Francesca Papalini e Marco Moschini.

Cinque percorsi (Spoleto-Cerreto, Spoleto-Monteleone, Norcia-Preci, Cascia-Norcia, Monteleone-Cascia) lungo i quali gli oltre 1350 scout previsti tra capi e ragazzi, provenienti da oltre 90 gruppi scout d’Italia, potranno fare strada e riscoprire la spiritualità attraverso incontri e testimonianze con monaci benedettini, frati francescani e suore agostiniane. Potranno anche lasciare un segno concreto prestando servizio sui territori colpiti dal sisma, in particolare nei tre progetti di recupero funzionale di strutture per attività educative a Vallo di Nera, Monteluco e Cascia.

Spiega il Responsabile Regionale dell’AGESCI Umbria, Marco Moschini: “Lo scout si educa alla logica del servizio, dell’azione che deve rispondere subito ad un bisogno e deve lasciare un segno, una testimonianza, una traccia, capace di lasciare il mondo migliore di come è stato trovato. Abbiamo visto la distruzione delle nostre terre della Valnerina, le attività economiche e turistiche bloccate e la paura di molti italiani di frequentare ancora le nostre terre. Ecco perché abbiamo chiamato gli scout di tutta Italia a fare le loro attività educative estive qui, per riportare non solo la presenza di giovani nell’Umbria terremotata, ma perché questi giovani, ritornando alle loro case, possano raccontare la bellezza della nostra terra e la fierezza della nostra gente. Porteranno un abbraccio, lasceranno il segno di un servizio concreto, ma soprattutto saranno testimoni privilegiati di un’Umbria che si è rialzata. Come Responsabili Regionali AGESCI dell’Umbria siamo molto fieri della grande risposta che abbiamo ricevuto dai nostri fratelli scout di tutta Italia. Vogliamo dire grazie a loro e far sapere a tutti che la forza rivoluzionaria del servizio non è quella di stare a guardare, ma è quello di affrontare coraggiosamente le cose ordinarie e farle nel segno della bontà, della prossimità e della giustizia. Oggi l’Umbria per noi ha bisogno di vicinanza, di ordinarietà e di gesti concreti. Gli scout ci sono”.

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