Terni, Grandi Magazzini Superconti, Usb: “Ostinato silenzio dell’azienda”
TERNI – L’incontro tra Federazione Usb e Grandi Magazzini Superconti non ha avuto seguito e, secondo il sindacato, l’azienda sta opponendo resistenza con un silenzio assordante.
Un fatto che per la Federazione aumenta le preoccupazioni e soprattutto i sospetti che si stiano prendendo decisioni che avranno un impatto fortemente negativo sui livelli occupazionali e salariali, all’insaputa dei diretti interessati, i lavoratori.
Ad inviare la nota sono Cinzia Colagrande della Federazione USB di Terni e Luca Paolocci della Federazione USB di Viterbo.
Nella nota la Federazione rende pubbliche le domande che avrebbe dovuto rivolgere all’azienda nell’incontro che non c’è stato.
La prima questione riguarda i livelli occupazionali. Secondo la Federazione è possibile che i dipendenti, in concomitanza con la definizione della transazione tra Superconti e Coop Centro Italia, non sono stati informati sulle possibili problematiche occupazionali.
Al momento del passaggio della proprietà di Superconti a Coop i contratti di lavoro dei dipendenti sono stati modificati? Questa la seconda domanda della Federazione.
Si affronta poi il problema legato alle ricadute occupazionali:”Quali saranno le ricadute occupazionali su quei territori nei quali vengono venduti i medesimi prodotti a marchio Coop in punti vendita distanti poche centinaia di metri?”
L’attenzione ricade poi sui negozi Conti e sui lavoratori:”Quanti e quali altri negozi Conti abbigliamento saranno ceduti? Con quale tempistica?”
Se è stata aperta una procedura di mobilità da Superconti, la Usb si chiede “in che modo e con quali tempi i lavoratori ne sono stati informati. C’è la possibilita che i dipendenti di Superconti verranno riassorbiti, in caso di messa in mobilità, da Coop Centro Italia?”.
Tutte le altre domande, dalla USb sperano di poterle rivolgere direttamente a Coop Centro Italia e Superconti. Confidando anche nel fatto che le aziende “assumano un atteggiamento democratico e rispettoso nei confronti dei propri dipendenti e di tutte le Organizzazioni Sindacali dalle quali essi hanno scelto di farsi rappresentare”.