Perugia, la “vera” cultura del teatro supera i confini e “accoglie” i migranti in un set cinematografico

PERUGIA – Raccontare storie di vita ed esperienze positive d’integrazione e mettere in risalto l’altro volto del fenomeno migratorio, quello a lieto fine, ma questa volta in modo “originale” grazie alla creatività, all’intuizione, ma soprattutto alla “collaborazione” fra lo “Studio Lumière” (società di produzione video cinematografica perugina), l’associazione culturale “Lavori in Corso” (realtà che opera nella regione Umbria nel campo del teatro e della cinematografia, anche con migranti) e la cooperativa sociale “Frontiera Lavoro” (che opera in sportelli di mediazione, informazione ed accoglienza attivi all’interno di molti comuni umbri). Il progetto è risultato fra i 24 vincitori del bando nazionale “MigrArti Cinema” del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Cinema. Cortometraggio che avrà diffusione sul territorio nazionale. Il progetto “Omni-bus: appunti di viaggio sulle strade dell’integrazione”, che racconta storie di migranti in Umbria, è entrato nel vivo ieri con una sessione di casting per selezionare comparse e attori fra i migranti che avranno la possibilità di entrare sul set e raccontare storie umbre d’immigrazione. Ambientato dentro un autobus che percorre il territorio umbro, è attraversato da storie di vita e da flashback per raccontare “spaccati di vita” e di “vite possibili”. L’autore e regista Federico Menichelli ha voluto raccontare storie di vita partendo dalle reali esperienze dei migranti e dare la possibilità a tanti di loro di poter trasformare le esperienze di sofferenza in un racconto in cui s’incrociano tante storie.

Amantine

 

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