Giornata del Ricordo, le celebrazioni in tutta l’Umbria

PERUGIA – Giornata del ricordo dedicata alle vittime delle Foibe. Ricordi e commemorazioni in tutta la Regione. Il  Comune di Gualdo Tadino ha voluto “non dimenticare”.

Una delegazione, guidata dal sindaco Massimiliano Presciutti e composta dagli assessori Gloria Sabbatini, Michela Mischianti, Emanuela Venturi e dal consigliere comunale Alessio Passeri, durante la mattina di sabato 10 febbraio si è recata presso via Martiri della Foibe Istriane ed ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio. In occasione del Giorno del Ricordo, bandiere a mezz’asta nelle sedi del Comune di Gualdo Tadino.

Il Sindaco ha sottolineato come “Questa grande e orrenda ferita non può essere dimenticata al pari di tanti altri massacri perpetrati da esseri umani nei confronti di altri esseri umani. Per questo motivo il Sindaco e la Giunta ricordano quella grande tragedia e invitano tutti i cittadini, a cominciare dai più giovani, a non dimenticare. Solo attraverso la conoscenza ed il ricordo si può pensare di evitare che certi orribili eventi possano ripetersi. Abbiamo il dovere ed il diritto di far conoscere a tutti la storia recente e passata affinché dalla conoscenza si possano trarre insegnamenti di pace e fratellanza tra i popoli”.

“Alla base della costruzione della comunità c’è la memoria condivisa, fatta anche di guerre con vittime ed efferatezze. Oggi ricordiamo le “vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra (legge 92/2004)”. #Giornatadelricordo“, ha scritto la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi sui social.

“Le stragi delle foibe hanno provocato una ferita che è ancora aperta nel tessuto sociale del nostro paese e rappresentano una pagina tragica della storia per troppo tempo coperta dal silenzio. Dobbiamo invece mantenere viva la memoria, anche per evitare che si ripetano avvenimenti del genere”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria in occasione della celebrazione del “Giorno del ricordo”, designato dalla Repubblica italiana nel 10 febbraio, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

“Sono molte le famiglie italiane che hanno dovuto contare le vittime e fare la scelta dolorosissima di abbandonare la loro terra e le loro case – aggiunge la presidente nel suo messaggio. E sono profondamente d’accordo con il Presidente della Repubblica Mattarella quando ammonisce tutti sui rischi del nazionalismo e dell’odio etnico che hanno generato guerre fratricide, stragi e violenze disumane.

“E’ un dovere delle istituzioni dunque ricordare, anche attraverso giornate commemorative, gli eventi tragici che hanno segnato la storia, non solo con l’obiettivo di onorare la memoria delle vittime, ma anche per trasmettere ai più giovani i valori del dialogo e della collaborazione”.

A Città di Castello, alla cerimonia hanno partecipato insieme ai cittadini tifernati, il consigliere comunale di Città di Castello Andrea Lignani Marchesani, il consigliere comunale di San Giustino Pierluigi Leonardi e il consigliere provinciale Enea Paladino. “Si è ricordato così una pagina di storia d’Italia drammatica e angosciante – dice il consigliere Enea Paladino –  rimasta avvolta nel silenzio della storiografia e della politica per quasi cinquant’anni. Una ferita rimasta sanguinante, che oggi alcuni vogliono riaprire con assurde tesi revisionista, come il convegno organizzato dall’anpi a Città di Castello. Su quegli orrori è stato avviato da alcuni anni un difficile processo di verità storica per una vicenda umana che rimane tra le più ignominiose. Ancora più grave è che il Comune di Città di Castello,al contrario dei comuni di San Giustino e Umbertide, non abbia organizzato nessuna cerimonia istituzionale e ufficiale per ricordare la tragedia delle Foibe”.

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