Le primarie del Pd umbro e la segreteria Bocci

di Pierluigi Castellani

Le primarie del PD umbro, celebratesi lo scorso 16 dicembre, sono state una bella sorpresa sia per il dato dell’affluenza sia per il risultato, che ha registrato la vittoria di Gianpiero Bocci su Walter Verini in modo inequivocabile con un buon 63% a favore del primo. Innanzi tutto c’è da notare una valutazione del tutto positiva per l’affluenza degli elettori simpatizzanti del PD, che in Umbria sono stati poco meno di 20.000. Questo dato ha interessato anche la stampa nazionale , che lo ha messo a confronto con il deludente caso del Piemonte, regione ben più grande dell’Umbria, dove si sono recati ai gazebo del PD appena 12.000 elettori. C’è poi la netta affermazione di Bocci, politico di ottima e lunga esperienza, che ha catturato il favore dei democratici anche per la sua provata competenza, prima come sindaco, poi assessore regionale e quindi sottosegretario al Ministero dell’Interno nei governi Letta, Renzi e Gentiloni. Questo non significa affatto che il PD non abbia la necessità di una nuova classe dirigente perché lo stesso Bocci ha dichiarato di voler rimanere in carica per il tempo necessario a preparare una schiera di giovani democratici, che sappiano costruire un vero ed unitario progetto per l’Umbria dei prossimi anni.

Una volta tanto l’esperienza e la competenza hanno fatto premio su di un indistinto giovanilismo ,questo naturalmente senza togliere nulla alla serietà , all’esperienza ed alla dignitosissima candidatura dell’on. Verini, che pur ha raggiunto il 37%. Ma queste primarie, anche per merito dei due candidati, hanno dimostrato che un PD unito e non dilaniato dalle correnti ha ancora capacità di attrattiva per un elettorato, quello umbro, di lunga tradizione di sinistra. Infatti due sole candidature per la segreteria consentono un leale confronto e dialogo all’interno del partito mentre una pluralità di candidature fa inevitabilmente nascere sospetti di pervicace correntismo. Un partito unito , dialogante ed inclusivo è infatti la migliore garanzia perché il PD si riprenda dopo lo scioccante risultato del 4 marzo. Questo è il primo dichiarato impegno di Gianpiero Bocci nella speranza che la nostra regione possa essere messa al riparo, nei prossimi appuntamenti elettorati, da un indistinto populismo e da una destra sovranista ed antieuropea, che purtroppo sta ancora dilagando nei sondaggi.

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