Perugia, accoltellano un connazionale riducendolo in fin di vita: arrestati due stranieri rintracciati nelle proprie abitazioni

PERUGIA – Hanno accoltellato un loro connazionale, riducendolo in fin di vita, al termine di una serata trascorsa insieme in un locale perugino, i due giovani stranieri sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Corciano che hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Perugia. Gli autori dell’aggressione, un 28enne ecuadoregno e un 30enne colombiano, entrambi domiciliati a Perugia, sono accusati, in concorso, di aver aggredito e cagionato lesioni gravi a un giovane 32enne originario della Colombia.

I fatti risalgono al novembre scorso quando una domenica mattina, alle prime ore dell’alba, un giovane straniero, dopo essere stato soccorso in strada da un passante, era stato trasportato al pronto soccorso del locale nosocomio per gravi ferite d’arma da taglio riportate all’addome. Nell’immediatezza il giovane aveva riferito di essere stato trafitto con un cacciavite a seguito di una lite scaturita per futili motivi con alcuni conoscenti con i quali aveva trascorso la notte all’intemo di un locale. Persone fuggite via dopo l’aggressione. Erano state avviate cosi le indagini dai carabinieri della stazione di Corciano che, all’esito di una meticolosa attività di indagine, hanno ricostruito gli antefatti, le cause e le dinamiche dell’episodio delittuoso in parola.

In particolare i Carabinieri hanno accertato che la vittima, il 32 enne colombiano, dopo aver consumato alcolici con due amici all’intemo di un locale e aver assunto con loro sostanze stupefacenti, era stato derubato dai due del proprio telefono cellulare. Alla reazione della vittima che aveva tentato di opporsi all’ingiusta sottrazione subita, ne era scaturito un diverbio verbale e minacce di morte, culminate con l’aggressione da parte dei due connazionali che lo colpivano con più fendenti all’addome. Era riuscito a salvarsi dandosi alla fuga, benché sanguinante e gravemente ferito. Soccorso da un passante, era stato trasportato in ospedale dove era stato ricoverato e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Gli accertamenti investigativi, condotti dai militari raccogliendo le varie testimonianze, hanno permesso di risalire all’identità dei due aggressori facendo emergere a loro carico gravi indizi di colpevolezza con riferimento ai reati di lesioni personali aggravate, rapina e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Rintracciati nelle rispettive abitazioni i due aggressori sono finiti in manette e, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la locale casa circondariale a disposizione della competente A.G.

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