Perugia, dopo anni di spaccio cambia “attività” e rapina anziani: rimpatriato 33enne marocchino

PERUGIA – Nuova missione in Marocco per i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione che hanno riportato in patria uno spacciatore che proprio non aveva nessuna intenzione di ritornare nel proprio paese. L’espulso è un 33enne marocchino, molto noto alle forze di polizia perché si era insediato a Perugia già dal 2009, frequentando assiduamente la zona di Fontivegge. In pochi anni ha collezionato sette arresti per spaccio di stupefacenti.

Più di recente ha però dovuto cambiare attività criminale e nell’aprile del 2013, in un’operazione di polizia giudiziaria, è stato arrestato dalla Squadra Mobile in flagranza di reato per rapina, subito dopo che ha assalito in via XX Settembre una 85enne per sottrarle la catena al collo. Dopo la scarcerazione, nel marzo dello scorso anno è stato rimpatriato.

Recentemente è ricomparso dapprima a Foligno dove è stato arrestato nell’agosto 2015 dai carabinieri per il rientro illegale sul territorio nazionale. Nel gennaio 2016 è stato di nuovo arrestato per il reato di violazione di domicilio e spaccio di stupefacenti dai carabinieri ad Assisi perché trovato, con un  connazionale, all’interno di un garage di un’abitazione nel quale si erano introdotti abusivamente. Il marocchino è stato trovato in possesso di 8 grammi di eroina, già tagliata, di un bilancino di precisione, di materiale per il confezionamento delle dosi e di circa 1700 euro in contanti. Inevitabile per l’Ufficio Immigrazione, programmare, appena scarcerato, un nuovo rimpatrio.

L’altro ieri è stato condotto in Questura e, dopo la notifica del provvedimento di Espulsione, è stato predisposto il suo accompagnamento in Frontiera. Il 33enne però non ha cercato di opporsi in ogni modo, soprattutto fisicamente, al suo rimpatrio. Si è dovuto perciò predisporre anche una scorta internazionale a bordo dell’aereo per Casablanca, vista la sua pericolosità e la sua opposizione fisica nei confronti dei poliziotti. Ieri pomeriggio è stato consegnato ai poliziotti marocchini.

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