Terni e Valnerina, il Covid-19 non ferma lo spaccio: 4 denunce

TERNI – Durante la notte appena trascorsa, impegnati nei controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni dei decreti presidenziali per il contenimento del contagio da COVID-19, i Carabinieri della Stazione di Arrone hanno denunciato a piede libero, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un giovane ternano, classe ’96, residente ad Arrone.

Il giovane, a bordo della propria autovettura insieme ad un coetaneo residente a Montefranco, girovagava in piena notte nell’abitato di Arrone, praticamente deserto anche in conseguenza dell’emergenza in atto: troppo per non essere notato. Sottoposto a controllo di polizia, in esito a perquisizione personale i militari rinvenivano sulla sua persona 10 grammi di marijuana, suddivisa in dosi. Hanno deciso dunque di estendere la perquisizione alla sua abitazione, rinvenendo ulteriori 46 grammi della stessa sostanza, in parte già suddivisa in dosi confezionate, oltre a materiale per la preparazione, la pesatura e il confezionamento, tutto posto sotto sequestro.

Vista l’attuale situazione d’emergenza, i giovani sono stati deferiti all’A.G. per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, ai sensi dell’articolo 650 c.p., poiché si spostavano sul territorio in assenza delle condizioni previste dal D.P.C.M. dell’8 marzo 2020. Nella notte, a Terni, un uomo proveniente dal viterbese girovagava senza giustificato motivo: al termine degli accertamenti è stato denunciato.

Nel corso della giornata odierna i controlli dei Carabinieri sono proseguiti senza sosta negli abitati della Valnerina ternana e nella città di Terni. I militari, a bordo di 6 autoveicoli e a piedi in prossimità dei parchi cittadini, hanno continuato a verificare il rispetto delle prescrizioni in materia di contenimento del contagio, riscontrando buona collaborazione dei cittadini ma anche il mancato rispetto delle norme. A Terni, una persona è stata controllata dai militari della locale Stazione Carabinieri ai quali giustificava la propria presenza in strada con la necessità di consegnare dei farmaci salvavita ad un suo conoscente. Una verifica approfondita consentiva di appurare che si trattava di generici medicinali da banco e, pertanto, l’uomo è stato deferito all’A.G.