Bollette energia e gas record, bar a rischio chiusura in Umbria: a Perugia costi triplicati, lo sfogo dei baristi

” Vieni, vieni a vedere”, così Stefano, titolare insieme ai genitori di uno dei bar-pasticceria più conosciuti di Perugia, all’inizio di via Cortonese,  ci mostra la bolletta elettrica appena arrivata. ” Quasi 9000 euro, ma come si fa a tirare avanti un’attività con questi costi. Gli effetti sono disastrosi”, aggiunge il giovane barista. “La bolletta dello scorso anno – aggiunge – non arrivava a tremila euro, è triplicata !”. Tra l’altro, l’alto costo dell’energia si aggiunge a quello delle materie prime e dell’inflazione  che in un anno si è avvicinata al 10%. Per questo gli esercenti sono disperati e preoccupati. Alcuni baristi di Perugia minacciano di esporre la bolletta elettrica dell’anno scorso e quella di quest’anno. Insomma, una specie di “operazione verità” per spiegare ai clienti eventuali “ritocchi” dei prezzi. Tutto è rincarato: corrente, trasporto, imballaggi, pure il rotolino per fare gli scontrini. Anche il latte per fare i cappuccini è aumentato. Da una ricognizione gli esercizi commerciali riscontrano aumenti per la luce da tre a quattro volte e per il gas di un 50% rispetto allo scorso anno. E’ inevitabile che questo si rifletta sui prezzi di vendita, anche se gli esercenti sono consapevoli che è necessario comprimere al massimo gli aumenti per evitare un ulteriore scesa dei consumi. Il caro bollette sta mettendo a dura prova la resistenza di tanti bar e pasticcerie della città. Più di uno sta pensando ad esempio di mettere l’attività in auto-lockdown, ovvero chiudere la serranda, mettere in cassa integrazione il personale e aspettare tempi più favorevoli. ” Meglio non guadagnare piuttosto che perdere soldi, di questo si tratta”, precisa una giovane barista del centro di Perugia. Fra poco arriverà in molte città dell’Umbria anche la bolletta del gas ma già si prevede una grande scoppola: “nei mesi scorsi siamo passati dai 700 euro a quasi 2000″, denuncia il titolare di un altro esercizio commerciale. ” Vuole sapere poi cosa succede ? Aumento il prezzo del caffè e perdo così la clientela. Allora conviene chiudere per un periodo sperando che arrivi qualcosa per far fronte ai costi dell’energia e del gas”. La battuta finale di un barista riassume bene la situazione attuale: ” Fra poco i clienti non chiederanno più un espresso lungo, ristretto o macchiato ma arriverà il momento che chiederanno un nuovo tipo di caffè: economico”.