Regionali, ultimatum Verini ai civici: “Un nome entro sabato, noi lo valuteremo e sosterremo”

PERUGIA – Quello che può essere eletto come un ultimatum ai civici e un’apertura ai M5S. Walter Verini, commissario regionale del Pd, fa il punto della situazione politica regionale in vista delle elezioni regionali del 27 ottobre e risponde alle varie sollecitazioni, arrivate da più parti, sulla situazione del centrosinistra e del Pd, che si attesta su una linea di supporto a quello che verrà fuori dal ribollire del mondo civico.

Questa la dead line: entro venerdì o sabato sarà convocata la riunione della Direzione del Pd che ha voluto Verini. Quell’organo che riunisce le “personalità democratiche” piddine. Da lì la decisione “che arriverà all’unanimità”, aspettando però che i civici arrivino ad una sintesi.

“Partivamo dal 29 per cento e non potevamo pensare di sostenere un nostro candidato. Penso che ci siano le condizioni per chiudere con una larghissima coalizione”. Sulle sollecitazioni per convocare la coalizione: “Il Pd non può contraddire la scelta del passo di lato. Quei mondi civici devono farsi promotori di un progetto. Poi tireremo la somma e capiremo se c’è stato un pronunciamento di sintesi. Ho parlato con le liste civiche, con i partiti di centrosinistra, con i sindaci e sono tutti un grande patrimonio. L’auspicio è che arrivi una convocazione sulla base di una piattaforma”.

Il nemico è Salvini, “pallone sgonfiato dalla paura”.

E su Fora: “Non è il candidato del Pd e non ci sono stati alcun tipo di incontri romani”.

Quanto ai 5 stelle: “Serve alleanza più ampia possibile e dialogo con i Pentastellati è apertissimo. Se arrivasse, l’accordo nazionale aiuterebbe”.

La coalizione? “Alcuni vedono di cattivo occhio la nostra opera di facilitazione, altri no”.