Spi Cgil: no alla chiusura dell’ospedale di Assisi
La decisione di interrompere (per almeno un mese, si dice) l’attività chirurgica all’ospedale di Assisi è assurda, grave e inaccettabile. L’assenza di personale, che viene addotta come motivazione, non giustifica tale impostazione e semmai conferma l’inadeguatezza delle politiche messe in atto dalla giunta regionale.
La realtà amara è che nella nostra regione manca una politica sanitaria all’altezza della situazione e quando una politica c’è è tutta impostata sullo smantellamento del servizio sanitario pubblico e sulla privatizzazione, come dimostrano le linee guida del nuovo Piano sanitario regionale.
Tale impostazione pero’ si scarica sui cittadini(come dimostra anche l’annosa questione delle liste d’attesa), a partire dai pensionati e dagli anziani, che esprimono piu’ bisogni e piu’ fragilità!
L ‘Ospedale di Assisi è strategico non solo per le 60 mila persone, che abitano nel territorio circostante, ma anche per quello che la città di S.Francesco esprime da un punto di vista turistico e non solo.
Noi ci opponiamo alla scelta di chiudere l’Ospedale di Assisi e lo SPI CGIL proporra’ da subito, di costruire un immediata mobilitazione unitaria e popolare per tutelare un presidio cosi’ importante per la difesa della salute dei cittadini!
Assisi, li 8 gennaio 2021
Maurizio Ceccarani(segretario Lega SPI CGIL Assisi-Bastia)
Mario Bravi(segretario prov.SPI CGIL Perugia)