Terni, spara dal balcone e ferisce il vicino che guardava la tv. Stabile il 41enne ferito

TERNI – Si difende Giacomo Bartolini dall’accusa di tentato omicidio. “Mi è partito accidentalmente non avevo nessuno ragione per sparare a quel poveretto”, sarebbero queste le parole esternate dal giovane ternano fermato poco dopo dai carabinieri. Gli inquirenti però non ci credono, vogliono capire tanti particolari, alcuni dei quali inquietanti, come la pistola detenuta illegalmente. Poi ci sarebbero dei precedenti che non sono affatto belli. Il 24enne sarebbe stato arrestato circa cinque mesi fa e tutt’oggi avrebbe l’obbligo della firma. Circostanze che, se confermate, non giocano a favore di Giacomo Bartolini. Nel frattempo le condizioni di Alessandro Rossi, il 41enne ternano, colpito dal proiettile, risultano stabili e i medici che lo stanno seguendo nel percorso terapeutico sono ottimisti. L’uomo è attualmente ricoverato presso la struttura di Rianimazione dell’ospedale di Terni, dove ieri è stato operato da un’equipe multidisciplinare composta da cardiochirurgo, chirurgo toracico e addominale e medici anestesisti e rianimatori. La prognosi resta riservata.
Nel primo pomeriggio di ieri colpi d’arma da fuoco hanno raggiunto Alessandro Rossi. E’ successo a Gabelletta, in una palazzina di via Omega. Per il ferimento dell’uomo è stato portato in caserma in stato di fermo un 24enne, Giacomo Bartollini, residente con la famiglia in un palazzo a 50 metri dalla casa del ferito. Sono apparse subito confuse e frammentate le informazioni raccolte. L’uomo è stato raggiunto dal proiettile mentre si trovava in casa, sul divano a guardare la tv. Erano presenti anche la moglie e i figli. Trasportato in ospedale, l’uomo è molto grave.
Il colpo sarebbe partito in maniera accidentale: il giovane è stato comunque arrestato per tentativo di omicidio. Il ferito, un 41enne ternano, è stato operato per alcune ore in ospedale e per lui resta la riserva di prognosi.
A soccorrere l’uomo ferito (la pallottola avrebbe sfiorato il polmone sinistro) è stata la moglie, che al momento dello sparo si trovava in un’altra stanza della palazzina di via Omega.
I carabinieri hanno prima di tutto compiuto una veloce perizia sulla possibile traiettoria seguita dalla pallottola, individuando il quarto piano nel palazzo di fronte alla palazzina come il luogo da dove poteva essere partito il colpo.
Nell’edificio è stato poi controllato e fermato – come detto – un giovane di 24 anni (già noto alle forze di polizia): aveva con séuna pistola calibro 7,65 detenuta illegalmente. Portato in caserma (il pm che conduce l’inchiesta è Elisabetta Massini), ai carabinieri avrebbe detto che il colpo sarebbe partito in maniera del tutto accidentale dall’arma che stava maneggiando sul terrazzo di casa.
Gli inquirenti avrebbero anche appurato che tra il 24nne e il ferito non ci sarebbe alcun rapporto di conoscenza o di altro tipo e questo escluderebbe motivazioni diverse da quella accidentale per il colpo sparato. A provarlo, anche la traiettoria seguita dalla pallottola, che prima ha forato una persiana abbassata della palazzina del ferito, poi il montante di una porta, per finire la propria corsa nella spalla sinistra del 41enne.
L’attenzione degli investigatori dell’Arma, oltre che sulla ricostruzione esatta di quanto avvenuto, è puntata anche sulla provenienza della pistola e sul perché il giovane arrestato l’avesse con sé.

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