Terni, dissesto a Palazzo Spada. Stangata sui ternani: tasse e tariffe alle stelle, tagli ai dipendenti comunali. Zingarelli si dimette

TERNI – La notizia dell’ultima ora parla delle dimissioni di Andrea Zingarelli del pd.

Si aprono le porte del dissesto finanziario per idl Comune di Terni. La decisione della Corte dei Conti a sezioni riunite di respingere il piano di rientro non avrà di certo poche conseguenze. Si apriranno una serie di situazioni che si ripercuoteranno sui cittadini e anche sui dipendenti comunali, che andranno incontro a tagli in busta paga e a possibili esuberi.

Ieri, dopo la decisione, riunione d’emergenza della maggioranza. E dal meeting sembra che il sindaco Leopoldo Di Girolamo insieme alla sua squadra non siano intenzionati a presentare altri ricorsi, tanto meno il primo cittadino ha intenzione di dimettersi. Di certo però da Palazzo Spada è atteso un segnale, che potrebbe andare nell’ottica di un maxi rimpasto.

L’ipotesi che si fa avanti è quindi quella dell’intervento del Prefetto. Quest’ultimo invierà a Palazzo Spada un documento nel quale sancirà il dissesto finanziario.

In consiglio comunale quell’atto sarà votato entro venti giorni. Un consiglio comunale convocato c’è già, ed è quello del 30. Escluso quello del 29, in quanto non ci sarebbero i tempi tecnici relativi al cambiamento di ordine del giorno.

Intanto si fanno i conti con le conseguenze del dissesto: i fornitori non saranno pagati fino al prossimo rendiconto, tariffe e tasse al massimo e sui dipendenti comunali anche lo spettro degli esuberi.

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