Orvieto, lotta interna al Partito Democratico. Filippetti se la prende con la segreteria

ORVIETO – “Una nave che imbarca acqua”. Così ha definito il Pd, Valentino Filippetti (membro della fondazione che gestisce il patrimonio immobiliare del partito in Umbria) che punta il dito contro la segreteria festione dei soldi. Il governo del sindaco Germani comincia a tastare un terreno insidioso. Insomma all’interno del Partito Democratico sono molti i nodi che devono venire al pettine.

Dopo il mancato rinnovo della tessera a Filippetti, sul segretario Andrea Scopetti si abbattono i dardi di chi gli imputa il flop di quando Fausto Galanello mancò la rielezione in Regione e Orvieto si trovò priva di un seggio a palazzo Cesaroni.

Dal Pd di Orvieto avevano  infatti spiegato che “La conclusione del tesseramento 2015 del Partito democratico di Orvieto segna un altro passaggio importante per i democratici orvietani. La crescita delle adesioni al Pd di Orvieto, iniziata nel 2013, continua coinvolgendo sempre più giovani e soprattutto persone che hanno come priorità quella di costruire nuove opportunità di sviluppo per la città”.

Ad attaccare è lo stesso Filippetti che sostiene che: “II Pd di Orvieto è in mano a gente che nega alla radice il significato del termine, dice chi lo dirige dopo aver perso le primarie, aver collezionato il peggior risultato della storia alle amministrative, aver sbagliato tutto alle regionali ancora insiste. Non so quanto resisterà il ‘paziente’. Di sicuro la città è privata di un interlocutore fondamentale, la politica si fa con la politica, idee, proposte, confronto. Tutte cose estranee a questi signori. E’ ora di cambiare verso. Che un gruppo di amici costituisca un fantomatico comitato per il tesseramento che in realtà è compito dei segretari di circolo che si riunisca per decidere chi può essere iscritto o no, è surreale. La nave imbarca acqua, quella dell’economia e della condizione materiale delle persone e si istituisce l’inquisizione democratica”.

A Scopetti inoltre arrivano anche le critiche della minoranza che sostiene:”E’ assordante il silenzio del partito sulle vicende della sanità regionale”.

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