Assediato dalle mitragliate di tanti contestatori e sbugiardato da troppi smentitori, il sindaco Ignazio Marino sembra un pugile messo in ginocchio da un avversario molto più forte.

Proviamo a fare un gioco con i nostri lettori: quali immagini vi vengono in mente pensando al sindaco di Roma Ignazio Marino, bersagliato, a mitraglia, su mille fronti: politico, amministrativo e giudiziario per le responsabilità di rappresentanti comunali. E gradualmente logorato nell’ immagine pubblica e privata. Commissariato dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, smentito perfino da un indispettito Papa Francesco. Messo nel mirino di feroci rilievi per il suo continuo girovagare nel mondo. Sbeffeggiato in diretta Tv dalla loquace Litizzetto che, presente al maxi-spettacolo canoro del duo Claudio Baglioni-Morandi (Foro italico), ha emesso una drastica valutazione: ‘’Cari Claudio e Gianni, se aveste allestito il vostro Show a Melbourne avreste avuto il piacere di Ignazio Marino in platea. Ma per raggiungervi qui a Roma lui di sicuro non si muove….’’.

Basta il ventilatore del disagio? No, ora l’illustre clinico (prestato alla politica..…a tempo determinato) è bersagliato addirittura dai contestatori che hanno avuto modo di dare uno sguardo alle ricevute di pagamento (con la Carta di credito del Comune) di ricchi pasti consumati, in compagnia di anonimi interlocutori, nei ristoranti della capitale.

E’ naturale che nel coacervo di tanta faccendacce pochi rinunciano a rammentare l’ ‘’incidente’’ che anni fa il professor Ignazio ebbe con l’Università di Pittsburgh che gli contestò equivoci rimborsi spese.

Continuiamo il gioco: cosa vi viene in mente di fronte a questa catena di non incantevoli episodi?Non vi sembra un pugile messo all’angolo, e in ginocchio, da un avversario tanto determinato quanto impietoso? Come può quel poveretto (il pugile) sottrarsi al Ko? Soltanto l’arbitro potrebbe sottrarlo ad una terribile punizione. Per esempio potrebbe essere il capo del suo partito, il Pd, a consigliargli con fermezza di alzare il braccio in segno di una resa ormai inevitabile. Ma potrebbe essere lui stesso a chiedere al suo angolo di gettare la spugna.

Intanto (scusandosi come un bambino scoperto con le mani in piena marachella) il signor sindaco annuncia che rimborserà di tasca le spese sostenute con la carta di credito del Comune. E come un fanciullo precisa che…. non lo farà più. Sconcertante! A questo punto l’ottimo Marino (per usare il gergo caro al nostro collega ’’Fischio’’) sembra assai più che barcollante: sbugiardato anche dai dirigenti della Comunità di Sant’Egidio che, secondo la sua autocertificazione, sarebbero stati invitati a cena….a spese del Campidoglio. Sul cui conto corrente l’ ‘’ottimo’’ avrebbe scaricato anche la cena (vini di pregio)con la consorte.

Disse Fanfani in un comizio: ‘’Lo sterco più lo si rigira, più puzza’’. La controprova olfattiva qui c’è tutta. Cosa attendersi? Dimissioni o caduta ancora più rovinosa? Se il Pd trovasse il coraggio di affrontare le elezioni in una città affranta, ci sarebbe da attendersi uno scossone imposto dall’alto.

Fa da freno, certo, anche l’incombere del Giubileo (inizi di dicembre) che piomberebbe su una capitale privata del nocchiero ufficiale.

Mah….in attesa del Giubileo proclamato dal Papa, Marino sta intanto prendendo atto d’essere ormai…giubilato.

‘’Ma da che?’’- insisterebbe il nostro amico ‘’Fischio’’.

RINGHIO

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