Il colpo di scena di Matteo Renzi: ‘’Potrei non candidarmi per la guida del prossimo Governo’’. Una presa d’atto dopo il 4 dicembre o un astuto sondaggio col Pd?

Dopo due mesi quasi sabbatici Matteo Renzi torna in scena confermandosi ‘’acrobata dello scambio dialettico’’. Con un’inattesa intervista al Corriere della sera annuncia ‘’Potrei non essere io il prossimo candidato del Pd alla guida del Governo che uscirà dalle elezioni’’. Colpo di scena o acrobazia verbale di un politico che sa come fare notizia?
Il semi proclama mediatico potrebbe essere preso quasi alla lettera se lo si considera una specie di presa d’atto dopo le delusioni del 4 dicembre. Sarebbe come dire ‘’forse il 60% degli italiani non ha voluto me, quindi è opportuno che il Pd lasci spazio ad un altro candidato’’.
Renzi è giovane e ha già dimostrato di sapersi muovere con disinvoltura fra i meandri della ‘’messaggistica’’. Gli stessi avversari gli riconoscono di avere ‘’il senso della politica’’.
Quindi può darsi che l’ ‘’uscita’’ sul ‘’Corriere’’ testimoni un suo strategico ragionamento.
Ma è proprio così? O non è, invece, una scaltra mossa per sondare le reazioni del popolo piddiino che, senza dubbio, è ,in buona parte, fortemente renziano? Insomma una sorta di ‘’Primaria’’ tentata attraverso un’intervista giornalistica.
Ma oggi ha fatto di più l’ottimo Renzi: ha supposto che il prossimo ‘’cavallo’’ del Pd per la corsa verso Palazzo Chigi potrebbe essere lo stesso Paolo Gentiloni (che è gli è succeduto) o addirittura Graziano Del Rio.
Domanda, maliziosa, ma non troppo: quanto saranno euforici Gentiloni e Del Rio per questa anticipatissima ‘’benedizione’’ renziana?
Tanto per usare un aggettivo che ormai fa parte del lessico ironicamente politico, quanto saranno ‘’sereni’’.
RINGHIO

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