Paura delle minacce terroristiche ed egoismi elettoral-nazionalistici mettono a rischio di chiusura i confini che vennero aperti dal Trattato di Schengen

L’Europa scricchiola. Per paura di nemici che mischiano arroganza e minacce , per il trionfo degli egoismi nazionalisti, perché nessuno si era veramente preparato ad affrontare le difficili situazioni che si stanno evidenziando sempre più da quando gli esodi di tante popolazioni in crisi hanno cominciato a diffondersi nei Paesi Ue. Come accogliere? Come trasformare le temute insid9e in opportunità?

Ma ora c’è di più: i ministri riuniti ad Amsterdam hanno cominciato ad analizzare il rischio connesso alle ventilate sospensioni del Trattato di Schengen. Vacilla la grande scommessa affrontata anni fa quando gli europei decisero di annullare i confini e le barriere.

Da qualche settimana qualche Stato europeo ha cominciato a chiudere le porte, altri fanno affiorare l’ipotesi di verifiche in entrata particolarmente accurate. La motivazione non è proposta da menti soltanto allucinate; consegue anche alla minaccia che l’Isis diffonde proclamando di voler attaccare l’Europa. Sarà un sicuro successo anti-Isis il blocco , sia pur temporaneo, delle frontiere?

I Governi ne riparleranno nei prossimi giorni, approfondendo, magari, gli incitamenti di quelli che, come Matteo Renzi, sostengono che ‘’senza Schengen muore l’idea stessa di Europa’’.

RINGHIO

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