Ast, nota congiunta istituzioni umbre: “piano irricevibile” 

PERUGIA – Incontri romani questa mattina, prima a palazzo Chigi e poi al ministero dello Sviluppo economico, per la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, e il sindaco della città di Terni, Leopoldo Di Girolamo.

Per i rappresentanti delle istituzioni umbre – si legge in una nota – si tratta di un piano che “di industriale ha davvero poco, perché prevede esclusivamente un taglio drastico sia in termini di dipendenti che di salario, scaricando così tutto il costo sociale soltanto sui lavoratori delle acciaierie, in un territorio già duramente colpito in passato da piani di ridimensionamento delle acciaierie e su tutto il sistema delle imprese dell’indotto”.

“Peraltro – continua la nota -, ciò a fronte di un peso del costo complessivo del lavoro all’interno del bilancio di Tk che è assai marginale, attestandosi attorno al quattro per cento. Una sproporzione che è indice di un’assoluta mancanza di strategia industriale da parte di Tk per ciò che riguarda il sito di Terni. A fronte di una impostazione del piano tutta basata su tagli, riduzioni e ridimensionamenti non vi è poi alcuna significativa voce relativa a investimenti che possano, anche in minima parte, supportare le supposte strategie di rilancio di Ast che il management ha in maniera troppo sommaria riferito di voler perseguire. Va ricordato a tale proposito come l’approvazione della Commissione Europea dell’ operazione di retrocessione di Ast da Outokumpu a Tk fosse ‘anche il frutto di rassicurazioni in ordine alla conservazione della potenzialità produttiva del sito, alla realizzazione di investimenti e del necessario sostegno finanziario'”.

“Anche per ciò che riguarda le prospettive di mercato, sia pure in un contesto complicato dalla crisi economica, non sono state evidenziate chiare strategie – aggiungono – per aggredire il mercato globale e posizionarsi nei nuovi mercati a maggior valore aggiunto”.

“Manca inoltre completamente – continua la nota – ogni impegno finanziario e progetto per sostenere nuovi investimenti in ricerca ed innovazione che sono il presupposto fondamentale per assicurare un futuro di competitività alle acciaierie di Terni”.

Infine ringraziamenti al Governo, dalla Presidenza Consiglio ministri con il sottosegretario Graziano Delrio, al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, e al viceministro Claudio De Vincenti, per la “ferma posizione assunta a fianco delle istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali”, gli enti locali umbri considerano “fondamentale confermare il carattere nazionale di questo confronto” ed hanno sollecitato “un’azione anche in sede europea sia sulle questioni poste dalla Commissione europea in sede di antitrust sia, più complessivamente, sulla politica industriale europea”.

“Auspichiamo – concludono Regione, Provincia e Comune – che la questione dell’acciaio, nell’ambito delle politiche europee, sia uno dei temi che caratterizzi il semestre di presidenza italiana”.

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