Ordigno bellico Ciconia: concluse con successo le operazioni didisinnesco

Si è conclusa con successo alle ore 9.15 l’operazione di disinnesco dell’ordigno bellico del peso di 500 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto ad Orvieto, in località Ciconia, presso il greto del fiume Paglia. Cessate le esigenze di sicurezza della popolazione, è stato consentito il rientro nelle proprie abitazioni delle persone evacuate, in osservanza del programma già stabilito nelle riunioni tecniche; è stato, altresì, revocato il divieto di sorvolo sull’area interessata dal disinnesco ed è ripresa la circolazione autostradale e ferroviaria.

L’ordigno, reso inerte, sarà ora trasportato e fatto brillare in una cava sita in loc. Pian d’Ischia del Comune di Orvieto.

Ringrazio la Regione, la Provincia, i Sindaci, le Forze dell’Ordine, i volontari della protezione civile e tutti gli enti e le strutture che hanno collaborato alle attività di bonifica, per il grande lavoro svolto in questi giorni per garantire il buon esito delle operazioni. Ringrazio, inoltre, per la disponibilità offerta, i proprietari della cava ove si è proceduto alle operazioni di brillamento. Un apprezzamento particolare va ai militari dell’Esercito, costantemente impegnati sul territorio nazionale per la bonifica da ordigni inesplosi, i quali anche in questa occasione hanno dato prova di una grande professionalità tecnica e operativa”ha detto il Prefetto, Giovanni Bruno, al termine dei lavori di rimozione e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto sul greto del fiume Paglia, in località Ciconia ad Orvieto, il 27 ottobre scorso.

La rimozione e il brillamento del residuato bellico risalente alla seconda guerra mondiale sono stati effettuati dagli artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO), intervenuti su disposizione del Comando Forze Operative Nord di Padova.

Le operazionisono iniziate alle ore 6ed hanno comportato l’evacuazione di oltre 2.300 persone residenti nell’area compresa nel raggio di 826 metri dal luogo di rinvenimento dell’ordigno bellico, oltre al blocco della circolazioneautostradale e ferroviaria.

L’ordigno è stato trasportato e fatto brillare presso una cava sita in loc. Pian d’Ischia del Comune di Orvieto.

Le attività si sono concluse con largo anticipo rispetto al previsto, grazie alla perfetta sinergia tra i militari dell’Esercito, le Forze di polizia e gli altri soggetti coinvolti,garantendo la massima sicurezza di tutti i residenti con i minori disagi possibili alla collettività.

Il coordinamento in loco si è svolto attraverso il Centro Coordinamento Soccorsi riunito presso la Sala di Protezione civile del Comune di Orvieto, a Fontanelle di Bardano, presieduto dal Prefetto, con la partecipazione di rappresentanti di enti e uffici pubblici e privati.

Alle attività hanno partecipato, oltre ai militari dell’Esercito Italiano con il Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, laRegione,la Provincia di Terni,ilComune di Orvieto, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, l’Ausl Umbria 2, l’Azienda ospedaliera “S. Maria”, il “118” soccorso sanitario, la Croce Rossa Italiana, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., ANAS, Società Autostrade per l’Italia, Terna S.p.A., E. distribuzione S.p.a., Italas, SNAM Rete gas, Servizio Idrico Integrato, Telecom Italia S.p.A., Vodafone S.p.A., WindTre S.p.A., Bus Italia Sita Nord S.p.A., oltre a 20 sanitari e 128 volontari della Protezione Civile.