Allarme truffe, oltre 2.350 denunce in nove mesi a Perugia: solo 600 tentativi falliti

Solo nella provincia di Perugia sono state ben 2.350 le truffe online e fisiche denunciate nei primi nove mesi del 2023. Dei 2.350 solo 600 sono tentativi non andati a buon fine. Proprio per questo l’Arma dei carabinieri, come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, sta avviando una specifica campagna porta a porta per sensibilizzare le fasce più fragili della popolazione. E’ lo stesso procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone a ribadire, nella relazione inviata al procura generale, l’incremento “preoccupante” delle truffe informatiche ai danni di cittadini che pensavano di effettuare acquisti on line su piattaforme specialistiche. “E’ un fenomeno – scrive Cantone –  su cui la procura sta profondendo un significativo impegno, testimoniato anche dall’aumento dei casi di individuazione degli autori dei reati, che in origine apparivano commessi da ignoti”. L’aumento di truffe e frodi informatiche è stato evidenziato anche dalla polizia Postale dell’Umbria. Tra le tante truffe scoperte dalle forze dell’ordine in questi primi nove mesi del 2023 ci sono anche quelle cosiddette “romantiche”, ovvero legami sentimentali virtuali per estorcere denaro alle vittime. Solo per fare un esempio, poco più di cinque mesi fa la procura della Repubblica di Spoleto ha indagato 18 persone che adescavano le vittime online instaurando finte relazioni. Una truffa da oltre un milione di euro in due anni. In questi casi c’è chi si occupa di creare falsi profili al fine di adescare ignare vittime; chi mette a disposizione i propri conti o di reclutare persone disposte a fornire, talvolta inconsapevolmente, il proprio conto corrente per far confluire le transazioni illecite in cambio di una percentuale già stabilito. Il meccanismo è sempre lo stesso: una volta ottenuto il contatto con la potenziale vittima su un social network, la stessa viene coinvolta in un legame affettivo virtuale tale da convincerla a versare spontaneamente somme di denaro. Così come alcuni truffatori si spacciano per operatori delle forze dell’ordine riferendo di aver riscontrato un “attacco informatico” ai danni del conto corrente del malcapitato e preannunciano l’invio di un Sms, dove è presente un link, sul quale cliccare per ricevere le istruzioni necessarie a mettere in sicurezza i propri risparmi. Le trappole sono infinite e per cercare di non farsi raggirare bisogna accettare nulla di cui non si è assolutamente certi della legittimità, rifiutare offerte non richieste, non cliccare su collegamenti provenienti da fonti sconosciute, non fornire la propria password o dati bancari e respingere consigli o aiuti non richiesti.