Foligno, tentano di rubare ferro e vestiti: 3 denunce

FOLIGNO – I carabinieri di Foligno hanno denunciato, in stato di libertà, tre persone per il reato di furto aggravato. Il primo episodio si è verificato ieri mattina, quando è stata segnalata la presenza di un furgone con due persone che, in zona Paciana, stavano sottraendo materiale ferroso dal piazzale di una ditta artigiana. L’immediato intervento di una gazzella del nucleo radiomobile ha permesso di bloccare un 43enne di Foligno e un 50enne camerunense, deferiti in stato di libertà per il reato di furto mentre il materiale è stato subito restituito.
Il secondo episodio è accaduto sabato pomeriggio, in un negozio del centro storico, quando la titolare ha notato uno straniero tentare di rubare alcuni capi di abbigliamento. Approfittando di un momento di calca, l’uomo aveva tentato di asportare una maglia ed un pantalone danneggiando le placche antitaccheggio, nel tentativo di eludere il sistema di allarme. Lo stratagemma, però, non è servito poiché quando si è avvicinato all’uscita con i capi di abbigliamento, è scattato l’allarme provocando la fuga, senza merce, dello straniero. Ieri mattina, il soggetto è tornato nel negozio, forse perché deciso a riprovarci, ma è stato immediatamente riconosciuto dalla titolare che ha subito avvisato il 112.
All’arrivo della pattuglia l’uomo, un 48enne di nazionalità algerina, è stato controllato mentre era davanti all’attività commerciale e trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 15 centimetri. A questo punto il 48enne è stato accompagnato in caserma e denunciato di stato di libertà per il tentato furto degli abiti e per il possesso del coltello, senza giustificato motivo.

Nella giornata di ieri, anche i carabinieri di Spello hanno denunciato un 23enne cittadino marocchino per il reato di Evasione. L’uomo da tempo residente a Gualdo Tadino, era agli arresti domiciliari in una comunità di Spello, da dove però si è allontanato arbitrariamente, motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Spoleto.

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