Caso Suarez, ecco come si è svolto l’esame: le quattro domande e risposte. La foto del cocomero.

Era il  17 settembre scorso quando il pistolero atterrò con un’aereo privato all’aeroporto di San Francesco. Poi con un taxi raggiunse la palazzina Valitutti dell’Università per stranieri dove lo attendevano i commissari d’esame per il conseguimento dell’attestato di conoscenza della lingua italiana di livello B1.  Superare l’esame per il calciatore uruguaiano era indispensabile per ottenere la cittadinanza. Si era mossa la dirigenza della Juventus che era pronta ad acquistarlo dal Barcellona. Ad attenderlo, sia all’aeroporto che alla Stranieri, c’erano tanti tifosi e curiosi. Entra nell’aula visibilmente emozionato, non era agitato semmai un pò preoccupato. Ma non più di tanto però. Del resto era una questione di minuti, di solito – dirà successivamente Henok, uno studente etiope iscritto all’Università per stranieri di Perugia  –  l’esame che ha fatto Suarez dura non meno di due ore ma lui lo ha fatto in trenta minuti. La commissione esaminatrice avverte l’importanza dell’evento, è felice di vivere un momento di gloria così importante, l’ipotesi di vedere Suarez in maglia bianconera esalta tutti i presenti. C’è una euforia generale. Comincia l’esame e arriva la prima domanda: ” Come ti chiami ? “. Il pistolero risponde immediatamente. Sorriso dei presenti. Poi la commissione mostra le immagini di un cocomero e un supermercato, domanda leggermente più complicata della prima avrà pensato qualcuno dei presenti. Ma non per l’attaccante uruguaiano: Suarez infatti li definisce con i termini giusti. Siamo a metà dell’esame, o quasi. Il calciatore avrà pensato che il più era fatto. Piccola pausa: Suarez parla della sua famiglia e se la cava bene. A quel punto dalla commissione d’esame un membro invita il pistolero a immaginare una città italiana. Non ci pensa nemmeno un secondo l’eccellente studente: ” Torino”, non poteva essere diversamente. Infatti la sua reale destinazione era poprio il capoluogo piemontese. L’esame sta per terminare , l’ultime domande sono sulla sua carriera e il bomber uruguaiano non ha difficoltà a rispondere: ” Faccio il calciatore e da sei anni gioco con il Barcellona”. Per Luis Suarez l’esame è finito, certo di averlo superato brillantemente , il suo pensiero corre verso la Torino bianconera. C’è un ultimo sforzo prima dei saluti: la foto con i vertici di Palazzo Gallenga e i commissari d’esame.