Cattolici democratici e riformisti per Stefano Bonaccini

Con il prossimo 26 febbraio si completerà la fase congressuale del PD mentre nel frattempo si stanno chiarendo all’interno del partito umbro le posizioni delle varie componenti. Nel pomeriggio del 20 febbraio al Cenacolo Francescano di S. Maria degli Angeli si è svolto un incontro con la presenza del sen. Graziano Del Rio e di un folto gruppo di militanti, che si definiscono cattolici democratici e riformisti, per sostenere la candidatura alla segreteria nazionale di Stefano Bonaccini. Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti anche il segretario regionale Tommaso Bori e la capogruppo del PD all’assemblea legislativa regionale  Simona Meloni, è stato illustrato un documento che illustra le motivazioni e le ragioni per cui la componente umbra dei cattolici democratici e riformisti appoggia la candidatura del Presidente della Regione Emilia Romagna. Nel documento nel ricordare le ragioni ,che fecero nascere nel 2008 il PD come incontro tra più culture della tradizione democratica del nostro paese, viene esplicitato che “ in questo congresso riteniamo che, ribadita la stima per tutte le altre candidature, la mozione di Stefano Bonaccini rappresenti la piattaforma più credibile per poter esprimere le nostre idee e dare i nostri contributi progettuali, ispirandoci senza complessi, né di superiorità né di inferiorità, al patrimonio politico del cattolicesimo democratico, sempre vivo e irrobustito dagli stimoli che vengono dal magistero di un pontefice straordinario come Papa Francesco”. Del resto , prosegue il documento, “ già Pietro Scoppola, fautore tra i più tenaci del PD affermava nel nel 2007: “ nessun partito democratico potrà nascere ( e durare aggiungiamo noi ) accentuando la frattura tra laici e cattolici””. Si aggiunge “ ci sembra che in alcuni settori del PD si voglia semplificare troppo, estremizzare i concetti, recuperare un fondamentalismo laicista che non solo mette in difficoltà chi vuole rimanere, come noi dentro il PD ma, soprattutto, sconcerta ampi settori del mondo cattolico, rischiando di portarli a ingrandire il folto gruppo degli astensionisti o, peggio, offrirli come gentile regalo alla destra”. Il documento chiaramente quindi esprime la necessità di tornare ad un partito chiaramente pluralista dove le varie componenti arricchiscano il progetto politico del PD. Inoltre viene ricordato quali siano oggi le priorità che il PD deve affrontare : la difesa della dignità umana, un’attenzione allo sviluppo economico compatibile con l’ecologia integrale affrontando con decisione la questione ambientale, una scelta a favore “dei più poveri sia quelli storici sia quelli un tempo appartenenti al ceto medio”, una politica attiva del lavoro con la riduzione del precariato, il superamento del lavoro con bassi salari ed una lotta a tutte le disuguaglianze sociali. Non manca un forte richiamo alla pace nel attuale contesto dell’aggressione della Russia all’Ucraina, perché “ la diplomazia non deve mai arretrare e non deve smettere di agire e per questo servirebbe una forte iniziativa dell’internazionale socialista e democratica per rilanciare il ruolo dell’Onu.” Il documento si conclude richiamando la necessità di una politica per rendere concreto, per tutti, i diritti alla salute e allo studio solennemente sanciti dalla Costituzione. Il documento reca la firma degli ex parlamentari Franco Ciliberti e Pierluigi Castellani, di Mario Tosti docente alla università di Perugia,di Sauro Cristofani segretario del PD di Perugia,dell’eugubino Andrea Smacchi, del castiglionese Romeo Pippi,del folignate Carlo Elia Schoen, dei sindaci Massimiliano Presciutti di Gualdo Tadino,  Gianpiero Lattanzi di Guardea, Mario De Carolis di Cascia, Federico Gori di Montecchio e di tanti altri militanti del PD umbro.