Coronavirus, accordo su posti letto nelle cliniche private umbre. La Regione va avanti.
La Presidente e l’assessore alla sanità hanno deciso: l ‘accordo con i privati, proprietari di cliniche, va fatto. È subito. Così la giunta regionale dell’ Umbria ha approvato lo schema di accordo tra Regione e Associazione italiana di ospedalita’ privata ( Aiop), comprese quelle di proprietà di istituti religiosi. La firma avverrà nei prossimi giorni. I privati metteranno a disposizione i letti e il personale, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. ” Lo schema di accordo – dicono in Regione – prevede che l ‘attività svolta in questa fase di emergenza presso le case di cura accreditate non rientra nell’ attività normalmente contestualizzata da parte delle Aziende sanitarie locali e potrà risultare come attività svolta dall’ Azienda pubblica che ha trasferito l ‘ attività presso la casa di cura “. Saranno sospese le norme relative all’incompatibilita del personale del sistema sanitario pubblico. Le strutture private umbre garantiranno anche gli interventi chirurgici non procrastinabili con intervento programmato. L ‘accordo prevede che i pazienti che giungeranno da strutture pubbliche saranno sottoposti a triage e tampone. Un accordo che presenta elementi ancora da chiarire, almeno per cogliere la dimensione della decisione. ” Alle cliniche private – afferma il Dg dell’ Ospedale di Perugia Onnis – chiediamo ospitalità, ma non chiediamo linee di attività. Si tratta di un rapporto di collaborazione utile e ci muoveremo dentro il perimetro consentito”. Una dichiarazione generica che non chiarisce affatto a quale perimetro si fa riferimento. Altro aspetto da conoscere è il costo dell’operazione, quanti fondi del bilancio pubblico saranno messi a disposizione per dare attuazione all’accordo. Inoltre si tratterà di capire la durata dell’accordo perché sostenere la validità per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria può significare anche un tempo assai lungo.