Coronavirus, l ‘ assessore Coletto : ” Va meglio ma guardia alta “. E’ un virus subdolo.

In Umbria i dati che arrivano sull’epidemia di coronavirus sono tutt’altro che sconfortanti e la situazione sembra volgere per il meglio ma la battaglia non è finita. E ‘ la raccomandazione che l ‘assessore regionale alla sanità Luca Coletto rivolge agli umbri. attraverso l ‘ Ansa. ” E’ un virus molto subdolo – dichiara Coletto – e ora non è il momento di mollare ma di resistere per arrivare almeno fino a dopo Pasqua, per capire quale è la evoluzione di questa curva e mettere al sicuro la popolazione”. Certo l ‘inversione o la tendenza verso l’inversione, sostiene l ‘assessore regionale alla sanità , è un buon segno ma bisogna stare molto attenti in questa situazione, per evitare che ci sia una nuova inversione di tendenza. ” Abbiamo chiesto sacrifici alla gente – sottolinea Coletto – di stare a casa, di rispettare le regole igieniche, di muoversi poco, fare la spesa in uno, usare le mascherine. Se adesso si sbaglia qualcosa l’inversione può essere rapida “. Per quanto riguarda l’ approvvigionamento di mascherine e ausili di protezione Coletto ha spiegato che ” la situazione sta migliorando e c ‘è un pò più di regolarità, anche se ancora c ‘è da lavorare. Ci stiamo dando da fare con la Protezione Civile per gestire queste situazioni, cercando di recuperare rapidamente quelle che sono le prime necessità soprattutto per proteggere i sanitari “. Troppo presto, per ora, per fare una previsione su quando la vita potrà tornare, almeno in parte, alla normalità. ” Io credo che fino a fine mese dobbiamo stare bene attenti e dobbiamo monitorare con attenzione tutta la situazione “, risponde Coletto. ” Seguiremo le direttive del Governo – precisa l ‘assessore regionale alla sanità – che dettano le linee guida. Ciò detto ogni regione ha una situazione particolare e diversa. La densità abitativa dell’ Umbria , ad esempio, non è certo quella della Lombardia, che ha agevolato i contatti e l’infezione. Noi siamo realmente fortunati ad avere densità abitative molto più basse con case più distanziate. Ma ripeto non dobbiamo mollare “.